In Italia, è stato nuovamente confermato che si stanno sviluppando lavori sul cosiddetto «memorandum» riguardante una possibile cessazione del fuoco in Ucraina

Chas Pravdy - 27 Maggio 2025 11:42

Questo è avvenuto sullo sfondo di prolungati e vastaicampi bombardamenti delle posizioni ucraine da parte delle forze armate russe, che hanno suscitato preoccupazione nella comunità internazionale e nelle difese ucraine. Le dichiarazioni sono state diffuse dalla rappresentante del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che martedì durante un briefing ha confermato che la RF (Federazione Russa) sta ancora lavorando su un progetto di documento volto a stabilire una congiuntura pacifica. Queste parole sono state pronunciate mentre le truppe russe avevano condotto massicci attacchi combinati contro infrastrutture ucraine e obiettivi militari. Secondo la diplomatica, il lavoro sul memorandum include alcuni componenti chiave: principi di risoluzione del conflitto, possibili tempi per la stipula di un accordo di pace, e anche un eventuale regime di cessate il fuoco unilaterale o concordato. Zakharova ha sottolineato che al termine della preparazione tutti i documenti verranno immediatamente trasmessi a Kiev per essere discussi dalla parte ucraina. Ha espresso la speranza che anche la parte ucraina stia conducendo un lavoro analogo e abbia intenzione di comunicare alla RF i propri sviluppi contemporaneamente alla ricezione del progetto russo. «La Russia sta lavorando su questo memorandum, e non appena sarà pronto, lo trasmetteremo immediatamente alla parte ucraina», ha detto Zakharova. Ha aggiunto che le parti devono intensificare le consultazioni per raggiungere un accordo e forse gettare le basi per un futuro accordo di pace più ampio. Ricordiamo che nelle ultime settimane sono emerse numerose notizie riguardo a possibili risoluzioni del conflitto. Tuttavia, i passi concreti da parte della RF, in particolare sotto forma di attacchi massicci contro l’Ucraina, sono lontani da un processo formale di negoziati di pace. In particolare, dall’attacco notturno del 24 maggio, le forze russe hanno lanciato 14 missili balistici «Iskander-M» e 250 droni d’assalto contro il territorio ucraino. Le forze ucraine sono riuscite a colpire sei missili e 128 droni, altri 117 sono stati distrutti o considerati perduti a causa dei sistemi di guerra elettronica (EW). La notte successiva, il 25 maggio, le truppe russe si sono mobilitate con nuovi mezzi d’attacco: sono stati impiegati 9 missili «Iskander-M» e KN-23, 55 missili da crociera X-101, nonché razzi di calibro più grande come X-22 e missili guidati aeronautici X-59/69. Come conseguenza di questo attacco, sono morte 12 persone, altre 60 sono rimaste ferite, e i civili e le forze ucraine hanno subito notevoli danni. Ancora prima, nella notte del 26 maggio, la Russia ha condotto un massiccio attacco utilizzando oltre 360 mezzi di aereo-attacco. L’aviazione militare e i sistemi di difesa antimissile hanno intercettato 9 missili da crociera e neutralizzato 288 droni, ma il livello di totale neutralizzazione del nemico rimane insoddisfacente. Allo stesso tempo, la parte ucraina continua a insistete sulla necessità di definire condizioni e procedure chiare per una potenziale cessazione del fuoco e sostiene di essere pronta a un dialogo costruttivo. Il presidente Volodymyr Zelensky, considerando i lunghi e implacabili bombardamenti, ha affermato che l’Ucraina è aperta ai negoziati, ma a condizioni rigide, stabili e vantaggiose per sé. Il 19 maggio, dopo consultazioni con il collega americano Donald Trump, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la disponibilità di principio a «lavorare sul memorandum» con l’Ucraina, che, secondo lui, favorirà una rapida cessazione del fuoco. Lo stesso giorno, il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina attende proposte russe sotto forma di memorandum: «Se la Russia fornirà questo documento, lo analizzeremo e formuliamo le nostre osservazioni». Tuttavia, alla luce della mancanza di sforzi concreti da parte della RF e di molteplici notizie su pause di tregua prolungate, cittadini ucraini ed esperti mettono sempre più spesso in dubbio le vere intenzioni della Russia riguardo alla risoluzione del conflitto. La retorica di maggio riguardante un «prossimo memorandum», così come le parole di Putin su «ricostruire i contatti e lavorare per la pace», suscitano sempre più interrogativi nella comunità mondiale sulle reali finalità del Cremlino. In generale, la situazione rimane tesa: i difensori ucraini combattono contro le truppe russe, che mostrano una notevole perseveranza nell’uso di mezzi di attacco, mentre le autorità ucraine e i partner internazionali cercano di ridurre il livello del conflitto e trovare vie di pace — anche se fino ad ora non sono stati raggiunti risultati concreti. Tutti aspettano che si compiano passi e si elaborino documenti reali, capaci di smuovere la situazione dal punto morto e di avviare una risoluzione di lungo termine.

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