Il Ministro dell’Istruzione, Lisovyi: gli studenti dopo l’11ª classe emigrano dall’Ucraina, ma non in modo di massa

Secondo il Ministero dell'Istruzione e della Scienza dell'Ucraina, anche se esiste una tendenza all'emigrazione di studenti ucraini dopo il completamento dell'11ª classe all'estero, l'entità di questo fenomeno rimane attualmente relativamente limitata e non assume caratteristiche di massa. A riferirlo è stato il capo del ministero, Oksen Lisovyi, durante un recente briefing, indicando che lo Stato dispone di alcuni meccanismi e piani per mitigare le potenziali conseguenze negative di questa pratica. In generale, secondo Lisovyi, questa tendenza mostra alcuni segni, ma è ancora lontana da dimensioni tali da suscitare allarme serio. «Non la definirei un fenomeno di massa, ma questa tendenza esiste. Abbiamo diverse idee su come minimizzare questa tendenza negativa e prevenire che si sviluppi fino a diventare una minaccia seria per il sistema educativo ucraino», ha notato il ministro. Il fattore principale che influenza la decisione di genitori e studenti di partire all'estero dopo l'11ª classe è la questione della sicurezza personale. In circostanze moderne, in un contesto di grave situazione politica e di rischi bellici, molte famiglie decidono di studiare oltre confine per proteggere i loro figli e creare condizioni più stabili per lo sviluppo personale. Lisovyi ha sottolineato che non ci sono e non può esserci alcun ostacolo al ritorno degli studenti ucraini dall'estero nelle scuole nazionali. «Ci sono posti disponibili per i bambini ucraini che tornano dall'estero nel nostro sistema scolastico. Attualmente, nelle istituzioni educative ci sono molti posti vuoti, e le scuole accoglieranno con piacere gli studenti che tornano a casa», ha assicurato. Questo atteggiamento nei confronti del ritorno deriva da una politica che favorisce lo sviluppo delle scuole ucraine e crea un clima positivo per integrare i bambini nel processo di insegnamento. Come antecedente di questa situazione, va detto che nell'aprile di quest'anno il governo ucraino ha approvato un nuovo progetto di legge, che prevede modifiche all'articolo 23 della Legge «Sulla preparazione e mobilitazione militare». Questa decisione è stata volta a chiarire i diritti di studenti e insegnanti nel contesto della mobilitazione militare e delle preparazioni per eventuali minacce esterne. La legge riguarda anche questioni di riorganizzazione e adattamento del settore dell'istruzione, in considerazione delle sfide della moderna situazione di sicurezza e della necessità di garantire la stabilità del Paese. Pertanto, di fronte alle difficili sfide, il sistema educativo ucraino mantiene la sua posizione e mostra la volontà di riformarsi, contribuendo a preservare le opportunità per ogni bambino indipendentemente dalle circostanze. Il ruolo dello Stato in questo processo resta fondamentale, poiché si sta attualmente cercando un equilibrio tra la protezione della sicurezza dei cittadini e la creazione di condizioni confortevoli per l'apprendimento scolastico e superiore in Ucraina.