Il Centro di Comunicazione Strategica e Sicurezza Informativa ha ufficialmente smentito il falso diffuso dai propagandisti russi riguardo a un presunto attacco delle Forze Armate dell’Ucraina a un elicottero con Vladimir Putin nella regione di Kursk

Nella dichiarazione, si sottolinea che le informazioni riguardanti la cosiddetta breccia di droni kamikaze e un tentativo di colpire il presidente russo sono una nuova provocazione di disinformazione senza alcun fondamento reale. Secondo i dati del Centro, il 20 maggio di quest’anno il leader russo ha visitato la regione di Kursk. Questo, secondo le fonti ufficiali, è stato il suo primo viaggio nell’area dopo che il Ministero della Difesa russo aveva annunciato il pieno controllo del territorio da parte delle forze ucraine. Proprio in quel giorno, i propagandisti russi hanno iniziato a diffondere notizie secondo cui Putin sarebbe stato messo sotto minaccia — il suo elicottero, che accompagnava il capo del Cremlino, sarebbe stato obiettivo di un attacco su larga scala da parte di droni. Secondo la posizione ufficiale del Centro di Comunicazione Strategica, tali informazioni non sono state in alcun modo confermate dai servizi del Ministero della Difesa né da fonti locali. Al contrario, le autorità ucraine non hanno registrato alcun incidente simile a un attacco di droni, che potrebbe confermare i messaggi dei canali Telegram filorussi o dei media russi. Si evidenzia che tutte le menzioni di uno scontro con un drone, sono del tutto marginali e non ricordano un attacco armato su larga scala con l’uso di aeromobili senza pilota. Ancora più interessante è il fatto che in precedenza questa informazione era stata divulgata dal comandante della divisione antiaerea nella regione di Kursk, Yuri Dashkin, citato dai media filo-governativi. Secondo lui, durante la visita di Putin, nel passaggio attraverso la regione si sarebbero verificate "molteplici tentativi di attacchi con droni" — questa descrizione è stata usata per creare l’immagine di un pericolo enorme. Tuttavia, anche fin dall’inizio, tale dichiarazione ha suscitato dubbi: le autorità ucraine ufficiali non hanno confermato nulla di simile, e le strutture russe hanno ignorato l’incidente. È importante sottolineare che tutte le immagini di una colonna con Putin, mostrate sui canali federali durante la visita, attestano la totale sicurezza del capo della RF in quel periodo. Secondo gli esperti, i propagandisti russi tendono ad accentuare le cosiddette "minacce" da parte dell’Ucraina per creare l’immagine di un costante pericolo e giustificare ulteriori repressioni, così come per aumentare la tensione interna. Tuttavia, la situazione reale, secondo quanto riferito dall’Ufficio di Comunicazione Strategica, è lontana dai scenari drammatici che i media russi cercano di imporre intenzionalmente. Pertanto, la posizione ufficiale degli esperti ucraini sull’incidente nella regione di Kursk è chiara: la comunità di sicurezza non registra conferme di attacchi da parte di droni ucraini a obiettivi di alto livello nella regione, e la diffusione di false notizie è solo una campagna info-psichica volta ad accrescere paura e tensione interna in società russa. Quindi, tutte le notizie di un "attacco di droni" all’elicottero di Putin sono, al momento, un ulteriore tentativo dei media russi di creare un’illusione di un pericolo extra-sistemico, mentre la reale situazione di sicurezza nella regione di Kursk è sotto il controllo delle autorità ucraine.