Egor Tshernyev депутат della Verkhovna Rada: l’incontro nell’ambito dell’AP NATO negli Stati Uniti si discosta dal tema principale della guerra in Ucraina

Il capo della delegazione permanente dell'Ucraina presso l'Assemblea Parlamentare della NATO, Egor Tshernyev, ha effettuato un'analisi approfondita dell'ultima riunione a Dayton, che per la prima volta in tre anni ha mostrato una diminuzione dell'interesse per il tema chiave — la guerra della Russia contro l'Ucraina. Secondo lui, durante i dibattiti mirati e le discussioni, i parlamentari americani hanno dimostrato una notevole riservatezza e un interesse meno attivo nel sostenere la posizione ucraina, indicando un certo cambiamento negli approcci dei partner con cui l'Ucraina deve continuare a collaborare. Secondo Tshernyev, nelle sue impressioni sulla sessione, osserva una “situazione ambivalente”. La sua conclusione si basa sul fatto che, sebbene la questione ucraina sia rimasta presente tra gli speaker e siano state ascoltate alcune relazioni, l'accento principale si è spostato verso altri aspetti storici. Invece di concentrarsi sulla guerra moderna, i partecipanti si sono più spesso soffermati sull’esperienza storica — in particolare sulla firma degli Accordi di Dayton, avvenuta trent'anni fa, che hanno posto fine al conflitto armato in Bosnia ed Erzegovina. Ciò è diventato un vivace promemoria delle lezioni del passato, ma, secondo Tshernyev, tale enfasi rappresenta un cambio di direzione nel focus dei membri della NATO. Un altro momento importante è stato l’atmosfera durante gli incontri personali. Il capo della delegazione ucraina ha sottolineato che l’incontro con i colleghi americani si è svolto in modo meno caloroso e favorevole rispetto al passato. Il contrasto tra i risultati nei corridoi e la comunicazione aperta con i parlamentari europei era evidente. «Tra l’altro, anche gli europei si sono sorpresa di questo spostamento del focus e del cambio di accenti fatti dagli organizzatori della piattaforma cosmopolita», ha osservato Tshernyev. Nonostante questi dettagli, la delegazione ucraina è rimasta soddisfatta della dichiarazione finale, che, secondo Tshernyev, è diventata un altro importante documento nel contesto dei processi internazionali attuali. Tra gli aspetti positivi, egli menziona il rifiuto degli ultimatum di Кремль, dai quali risultava che l’Ucraina non avrebbe potuto entrare nella NATO. Questo, secondo il deputato ucraino, è un forte segnale di sostegno da parte degli alleati e dà speranza per ulteriori progressi verso l’adesione dell’Ucraina. Tshernyev ha concluso che, nonostante gli spostamenti di focus e le difficoltà temporanee, l’intera sessione dell’AP NATO è stata complessivamente positiva e utile per l’Ucraina. «Abbiamo ricevuto conferma — sia in Europa che negli Stati Uniti — che le nostre posizioni sono sostenute. Con i colleghi americani, abbiamo convenuto che bisogna continuare a lavorare e sostenere il nostro corso», ha detto. Ricordiamo che in precedenza sono emerse notizie secondo cui, a causa dell’incertezza nelle cerchie diplomatiche americane a causa delle ristrutturazioni politiche interne, si stanno considerando possibili compromessi riguardo al formato del vertice NATO a L’Aia, in particolare — senza l’invito a Volodymyr Zelenskyy e senza la partecipazione diretta dell’Ucraina. Nel frattempo, i rappresentanti ufficiali dell’amministrazione americana negano le tesi di un supposto confronto e sottolineano la stabilità e il sostegno all’Ucraina sotto forma di consultazioni pianificate e programmi di futuro coordinamento. Pertanto, la situazione intorno al sostegno internazionale all’Ucraina rimane aperta e suscita discussioni sulle future mosse diplomatiche, ma una cosa è chiara: la diplomazia ucraina continuerà a perseguire l’obiettivo di rafforzare l’integrazione nelle strutture di sicurezza occidentali e a insistere sui propri interessi sul palcoscenico internazionale, nonostante gli sfasamenti e le tensioni tra gli alleati.