Трамп apertamente ha ammesso: Putin non pianifica di terminare la guerra in Ucraina perché si considera vincitore

Chas Pravdy - 22 Maggio 2025 06:46

Nel contesto di crescenti tensioni e conferme di una lunga lotta per l’indipendenza dell’Ucraina, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto una dichiarazione sensazionale che potrebbe avere un impatto radicale sullo sviluppo degli eventi nel conflitto. Secondo informazioni ottenute da fonti di ambienti americani ed europei, Trump ha rivelato durante una telefonata con i leader europei lunedì 19 maggio la verità sul vero atteggiamento di Vladimir Putin nei confronti del conflitto in Ucraina. Secondo quanto riportato dal quotidiano The Wall Street Journal, citando tre fonti anonime vicine ai dettagli delle trattative, Trump ha riconosciuto che il presidente russo Vladimir Putin non ha intenzione di interrompere la guerra in Ucraina, convinto di poter vincere. Questo riconoscimento è stato una grande sorpresa per i leader europei, che in precedenza avevano confidato che Mosca fosse pronta a negoziati e alla ricerca della pace. Per la prima volta, loro hanno ascoltato dall’ex leader americano parole sincere, che hanno confermato i peggiori timori — l’intransigenza di Putin e la sua sicurezza nel trionfo. Lo stesso Trump, che in passato si era espresso con cautela riguardo all’aggressione russa, ora ha adottato dichiarazioni più dirette. Pur riconoscendo la realtà di una guerra prolungata, non ha sostenuto pressioni contro la Russia da parte dell’Ucraina e dell’Europa. Prima di questo, domenica, in vista di una conversazione di due ore con Putin, Trump aveva parlato con i leader europei, tra cui in particolare il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico Kira Starmer. Durante questa conversazione ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero imporre nuove sanzioni contro la Russia in caso di rifiuto di Mosca di cessare le ostilità, ma già il giorno successivo la sua retorica è cambiata significativamente. Lunedì, Trump ha sottolineato che gli Stati Uniti non intendono partecipare alla guerra in Ucraina: “Questa non è la mia guerra. Ci siamo coinvolti in qualcosa in cui non dovevamo essere”, affermano i giornalisti citandolo. Allo stesso tempo, non ha espresso desiderio di sostenere attivamente la difesa ucraina tramite nuove sanzioni o aumenti di aiuto militare. È noto che poco prima aveva dichiarato la possibilità di utilizzare risorse amministrative e imporre sanzioni contro il settore energetico e finanziario russo, ma già il giorno seguente ha ridotto la propria attività in questa direzione. Gli analisti spiegano che per i politici europei la situazione è diventata chiara: Putin ora non ha intenzione di compromessi e la sua convinzione nella propria vittoria gioca a favore di Mosca, che continua a guadagnare in questa guerra. Ciò significa che le forze ucraine e i loro alleati occidentali sono ancora soli nella lotta, e il peso di sostenere l’Ucraina ricade completamente su Europa e Stati Uniti. Secondo fonti in Europa, l’amministrazione di Trump probabilmente continuerà a mantenere l’export di armi americane finché gli stessi ucraini o i loro partner occidentali pagheranno per esse. Questi atteggiamenti e approcci possono causare preoccupazione riguardo all’unità del sostegno internazionale. Un ruolo importante nelle notizie lo giocano anche alcuni incontri diplomatici avvenuti nei giorni precedenti — domenica Trump si è consultato con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico Kira Starmer. In particolare, Trump ha detto che invierà il suo segretario di Stato Marco Rubio e il rappresentante speciale Kitta Kellogg a partecipare ai futuri negoziati in Vaticano, finalizzati a raggiungere una cessazione senza condizioni delle ostilità. Tuttavia, si è astenuto dal sostenere il termine “senza condizioni” — anche se in precedenza, l’8 maggio, sui social di Truth Social, nel dialogo con i sostenitori, aveva chiesto un regime di cessate il fuoco di 30 giorni. Da qui deriva che la posizione degli Stati Uniti sulla fine della guerra rimane ambigua — sebbene la Casa Bianca non sostenga un’espansione delle sanzioni contro la Russia, si concentra invece sulla diplomazia e sulla cooperazione economica con Mosca. Ciò suscita preoccupazione tra molti alleati, tra cui NATO e partner ucraini, che temono che la pressione e gli sforzi possano rimanere vani. Gli alti funzionari europei e deputati sottolineano che finché Mosca stessa non farà passi verso la pace, la guerra continuerà e una tregua sembra ancora irraggiungibile. In conclusione, si può dire che, secondo le parole dell’ex presidente degli Stati Uniti, e anche candidato alla presidenza, la verità sulla situazione attuale della guerra tra Russia e Ucraina consiste nel fatto che ufficialmente Putin non ha intenzione di fermare le ostilità e si considera vincitore, aprendo la strada a una lotta protratta e a nuove sfide per il mondo intero, in particolare per l’Ucraina e i suoi alleati occidentali.

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