Le truppe russe hanno sferrato un potente attacco d’artiglieria sulla città pacifica di Beryslav nella regione di Kherson, causando tragiche conseguenze per i residenti locali

Secondo i dati ufficiali ricevuti dalla direzione regionale, l'attacco è avvenuto nel cuore del centro regionale il 22 maggio intorno alle 13:40. A seguito di questo intenso bombardamento sono morti due civili — un uomo e una donna, che erano testimoni occasionali della guerra nella loro città natale. Secondo le informazioni del presidente dell'Amministrazione Statale Regionale di Kherson, Oleksandr Prokudin, le forze russe hanno usato l'artiglieria nel zona residenziale di Beryslav, portando a una tragedia per le famiglie che hanno perso i loro cari. «Questo attacco nemico ha tolto la vita a una donna di 54 anni e a un uomo di 64», ha commentato il responsabile, sottolineando la brutalità e il carattere disumano degli eventi. Si sospetta che si tratti di un attacco pianificato, mirato a destabilizzare la vita pacifica e a intimidire la popolazione locale. Le circostanze dell’incidente sono attualmente al vaglio delle forze dell’ordine e dei servizi militari. Le vittime sono residenti locali che si sono trovati innocenti nel aggredire dall’aggressione russa, che da tempo distrugge la vita di molte persone nella regione. Le conseguenze di questo attacco sottolineano ancora una volta la crisi critica che si è creata nella regione occupata di Kherson, dove le parole «sicurezza» e «pace» stanno diventando solo un sogno distante per i cittadini. Questo tragico incidente conferma che la guerra provoca numerose perdite umane, distrugge le case, rovina le vite e lascia un’impronta indelebile nei cuori di chi ha perso i propri cari. Le autorità e i volontari stanno attualmente lavorando alla documentazione delle conseguenze dell’attacco, mentre l’amministrazione locale invita la popolazione a essere cauta e a rispettare le misure di sicurezza. In questo momento difficile per Beryslav e per tutta la regione, è importante mantenere l’unità e supportarsi reciprocamente nella lotta per la sopravvivenza e la pace nella propria terra.