Il Primo Ministro polacco Donald Tusk venerdì non ha confermato ufficialmente le voci e le notizie secondo cui il presidente americano Donald Trump avrebbe presumibilmente trasmesso ai leader europei i dettagli della conversazione con Vladimir Putin, durante la quale quest’ultimo avrebbe affermato di essere sicuro della “vittoria” nella guerra e di non avere intenzioni di compromettersi rapidamente

Questo è avvenuto alcuni giorni dopo che i media hanno iniziato a diffondere ipotesi sul contenuto delle telefonate tra Trump e Putin. I giornalisti di "Euroactiv" citando una fonte del portale polacco Onet hanno riferito che Tusk è stato interrogato riguardo alle informazioni secondo cui il leader americano avrebbe presumibilmente informato i suoi colleghi europei sul fatto che Vladimir Putin si rifiuterebbe di fare concessioni e non desiderasse mettere fine alla guerra in Ucraina. Nella sua risposta ha sottolineato di non avere conferme a tali affermazioni, ma ha osservato: "La situazione resta davvero complessa, poiché dalla Russia non ci sono nemmeno segni di buona volontà per un rapido cessate il fuoco e l’avvio di negoziati di pace." Secondo Tusk, anche gli Stati Uniti e i paesi della "quadrupla europea" — Germania, Francia, Italia e Polonia — hanno espresso un chiaro e deciso ultimatum: "Chiediamo un immediato cessate il fuoco senza condizioni preliminari, per poter avviare negoziati di pace autentici e fermare le perdite umane sul territorio ucraino." Va notato che Donald Tusk non ha partecipato alla telefonata tra Trump e Putin avvenuta nei giorni precedenti. Durante il dibattito sulla situazione, il capo del governo polacco ha sottolineato che la Russia continua a usare la tattica tradizionale dell’allungamento del processo, sperando di evitare responsabilità e impegni riguardo al cessate il fuoco. "Tentano di temporeggiare e manipolare vari fili per evitare impegni seri, in particolare per negoziati di pace veloci e sinceri", ha spiegato Tusk. Ha aggiunto che, nonostante la complessità e la tensione, attualmente la situazione non ha raggiunto un livello critico, ma rimane tesa e molto difficile fin dall’inizio della guerra. Secondo un’analisi pubblicata precedentemente dai media, dopo la conversazione con Putin il 19 maggio, Donald Trump aveva affermato che l’Ucraina e la Russia "devono immediatamente" iniziare i negoziati e stipulare un cessate il fuoco. Nella sua dichiarazione, il presidente americano ha sottolineato che i negoziati devono iniziare senza indugi, ma non ha menzionato richieste ufficiali dell’amministrazione statunitense di un cessate il fuoco incondizionato o di meccanismi sanzionatori contro Mosca in caso di rifiuto di Vladimir Putin di compromettersi. Questo ha sollevato ulteriori dubbi sulla realizzabilità e sincerità delle intenzioni degli Stati Uniti nel processo di risoluzione del conflitto. In generale, la situazione intorno ai negoziati diplomatici nel contesto della guerra in Ucraina rimane molto tesa e imprevedibile. Finora, come affermano analisti europei e mondiali, tutte le parti — Russia, Stati Uniti e loro alleati — desiderano proseguire il dialogo e trovare una via d’uscita dalla crisi, ma la strada verso la pace è complicata dalla ricerca di soluzioni che soddisfino tutte le parti e garantiscano una stabilità duratura nella regione.