Alla luce delle nuove dichiarazioni dei rappresentanti dell’Unione Europea cresce la preoccupazione sul fatto che sia arrivato il momento di uscire dalla zona di comfort e adottare misure più dure e radicali in risposta all’aggressione della Russia
Secondo il capo dell'amministrazione del nuovo cancelliere tedesco, Thilo Frey, l'Europa deve riconsiderare la propria politica e valutare con insistenza l'adozione di sanzioni estremamente severe contro il Cremlino, tra cui il divieto di forniture di gas o uranio, nonché il congelamento dei beni russi. Fonte: "Europa Verde" citando un'intervista di Frey a Reuters. Più dettagli: Thilo Frey è convinto che il diciottesimo, già 18°, pacchetto di sanzioni nell'ambito di una campagna continua di pressione su Mosca debba essere estremamente forte e contenere misure in grado di "influenza gli interessi non solo della Russia, ma anche di altri paesi dell'Unione Europea". Secondo lui, l'Europa deve superare le proprie paure e uscire dal consueto status quo, adottando misure che siano realmente atte ad aumentare la pressione sanzionatoria. Rispondendo a una domanda sulle misure specifiche che potrebbero entrare nel nuovo pacchetto, Frey ha sottolineato che si tratta, in particolare, di un divieto di importazione di gas e uranio russi, nonché di un possibile utilizzo dei beni russi congelati come leva di pressione. Secondo il funzionario, tali azioni sarebbero in grado di danneggiare seriamente la Russia e di dimostrare unità e determinazione dell'Europa nel contrastare l'aggressione. Il capo dell'amministrazione del ministro della Difesa, Friedrich Merz, non ha evitato di lanciare accuse a terzi. Egli ha espresso la convinzione che Vladimir Putin continui a non avere intenzione di cercare la pace, anche dopo i negoziati di pace della scorsa settimana a Istanbul. Secondo Frey, le truppe russe continuano a attaccare con insistenza le posizioni delle forze ucraine, e anzi, il numero e l'intensità degli attacchi sono aumentati. "Sta tergiversando e spera di raggiungere i suoi obiettivi con mezzi militari", ha commentato l'esponente. "Ciò dimostra la sua incapacità di fare compromessi diplomatici e il desiderio di mantenere il controllo della situazione tramite pressioni brutali e spietate". Inoltre, Frey ha riferito di un possibile aumento dell'aiuto militare all'Ucraina da parte della Germania. Secondo il progetto di bilancio per il 2024, il paese intende aumentare i finanziamenti al supporto militare fino a 7 miliardi di euro, considerando questa cifra come uno strumento chiave per sostenere gli ucraini nella resistenza all'aggressione russa. Nel contesto degli ultimi eventi, il 20 maggio il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia per la sua aggressione militare e l'uso di armi chimiche contro l'Ucraina. Nell'ambito di questo pacchetto sono state sviluppate sanzioni specifiche contro le attività dirompenti di Mosca, in particolare nel settore delle operazioni destabilizzanti e degli attacchi informatici. I dettagli prevedono l'applicazione di misure sanzionatorie aggiuntive a carico di varie persone fisiche e strutture russe coinvolte in attacchi ibridi contro i paesi UE e i loro partner. Pertanto, le tensioni nel cerchio diplomatico aumentano, e le autorità europee invitano a una maggiore fermezza e disponibilità a rispondere con decisione alle sfide di Кремль. Contestualmente, un inaspettato ma del tutto logico appello a uscire dalla "zona di comfort" e adottare misure più radicali crea un delicato equilibrio tra diplomazia e metodi di forza in un conflitto complesso che si protrae. Questa situazione indica che l'Unione Europea, grazie agli sforzi dei propri leader e rappresentanti, sta cercando con insistenza modi efficaci per contrastare l'aggressione, mirando a proteggere al meglio i propri interessi e a sostenere l'Ucraina nella lotta per la propria indipendenza.