Nel vertice della NATO ad He Hague si prevede di discutere la questione del supporto militare all’Ucraina, che rappresenta uno dei temi principali all’ordine del giorno

Chas Pravdy - 21 Maggio 2025 17:52

Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, sottolineando che durante l’evento i paesi membri si concentreranno proprio sul rafforzamento della resistenza ucraina e sulla ricerca di vie per raggiungere una pace a lungo termine. Secondo Stoltenberg, l’obiettivo principale del vertice non è solo sostenere l’Ucraina con mezzi militari durante le fasi attive del conflitto, ma anche gettare le basi per un futuro di pace stabile, che preveda sia un cessate il fuoco sia la sottoscrizione di un accordo di pace esaustivo e duraturo. Ha evidenziato che durante l’incontro i 32 paesi membri della NATO discuteranno di come garantire all’Ucraina le condizioni più favorevoli per una difesa duratura e per la ricostruzione. Il segretario dell’Alleanza ha sottolineato l’importanza di fare tutto il possibile affinché gli sforzi ucraini siano supportati nel modo più collettivo, “affinché l'Ucraina, finché durerà il conflitto, riceva tutto l’aiuto militare, finanziario e umanitario necessario”. Ha aggiunto che è fondamentale mettere un freno a situazioni ricorrenti, come quelle avvenute precedentemente in Polonia e in altri paesi, per evitare che si ripresentino problemi irrisolti di natura diplomatica e di sicurezza, come nel caso degli accordi di Minsk. Stoltenberg è convinto che il vertice di Hague rappresenterà un passo nella giusta direzione e consentirà alla NATO di consolidare la propria unità e capacità di difesa. Ha evidenziato come il potenziale collettivo dei 32 paesi, con un’economia complessiva superiore a 50 trilioni di dollari e ingenti spese per la difesa, sia la garanzia di poter proteggersi da qualsiasi potenziale nemico o aggressore. Per quanto riguarda le polemiche sul possibile invito al presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice NATO di Hague, che erano emerse in precedenza, va detto che la situazione rimane ancora non prevedibile. Naturalmente, tra i dibattiti interni sono circolate anche delle accuse, in particolare da parte americana, tuttavia le autorità ucraine e i rappresentanti degli Stati Uniti hanno affermato che la decisione circa la partecipazione di Zelensky alla riunione sarà presa direttamente dal segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Contemporaneamente, il ministro degli Esteri olandese, Kaspar Veldkamp, ha osservato che la decisione finale riguardante la delegazione ucraina spetterà proprio a Stoltenberg. Alcuni alti funzionari statunitensi, tra cui il Segretario di Stato Antony Blinken, hanno ufficialmente dichiarato che Washington non si oppone all’invito a Zelensky e che la questione è ancora in discussione. In ogni caso, si prevede che il vertice di Hague nel 2025 rappresenterà un passo importante per sostenere ulteriormente il popolo ucraino e rafforzare la politica di sicurezza collettiva della NATO. Come ha sottolineato Stoltenberg, al centro di questa discussione non c’è solo il sostegno all’Ucraina, ma anche la consapevolezza che solo grazie a una comunità forte e pronta al riscontro si può prevenire nuove crisi e mantenere la stabilità nella regione. È convinto che gli sforzi della NATO in questa direzione daranno i frutti sperati, e ha rimarcato che lo sviluppo e il rafforzamento della difesa collettiva sono la chiave per la sicurezza dell’intera Europa e dell’intero comunità sovranazionale.

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