Ecco la tua traduzione in italiano:

Chas Pravdy - 21 Maggio 2025 19:33

A Khmelnytskyi, i residenti del centro della regione hanno organizzato una manifestazione di protesta contro la visita del metropolita Onufrij, capo della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca, che aveva pianificato di partecipare a un servizio nel Santuario di Mykolaiv. L’azione ha riunito circa duecento partecipanti, tra cui veterani, militari in servizio e parenti di eroi caduti. Hanno espresso il loro dissenso e protestato contro la presenza di un alto rappresentante della UOC MP in città, che è diventata oggetto di tensione nella comunità locale. La manifestazione è iniziata davanti al tempio mercoledì sera, quando le persone si sono radunate per esprimere la propria posizione attraverso slogan e atti di disobbedienza. I partecipanti alla protesta hanno bloccato l’accesso al santuario con l’aiuto di camion dei rifiuti e attrezzature per le fosse biologiche, facendo di tutto per ostacolare lo svolgimento del servizio religioso. Inoltre, i contestatori hanno adottato metodi radicali di espressione del dissenso, versando sangue di maiale sui cancelli del tempio — un atto che i cittadini ucraini hanno percepito come manifestazione di profondo sdegno per la presenza di un leader spirituale associato alla Chiesa ortodossa russa, che viene spesso collegata a posizioni pro-russe e a conflitti politici. Contro il servizio previsto per quel giorno si sono pronunciati non solo i fedeli comuni, ma anche rappresentanti di organizzazioni della società civile, veterani e militari, che considerano inaccettabile che un alto ecclesiastico di un paese aggressore riceva sostegno pubblico nella propria città. Secondo le prime informazioni, l’apertura del servizio religioso con la partecipazione di Onufrij era prevista alle 17:00, ma a causa della così vasta protesta e dei ritardi nella preparazione del rito, ha poi sido annullata. Il giorno successivo, 22 maggio, il servizio stampa dell’eparchia di Khmelnytskyi della UOC MP ha comunicato che la consacrazione del Santuario di Mykolaiv non si terrà più. Questa decisione è stata presa per mantenere la calma pubblica, prevenire possibili conflitti e scontri tra i cittadini. “Al fine di preservare la pace e il dialogo, evitare tensioni e contrasti tra i cittadini, abbiamo deciso di annullare la cerimonia di consacrazione della chiesa con la partecipazione della dirigenza della Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca, che era programmata per il 22 maggio 2025”, si legge nel comunicato del servizio stampa. È importante sottolineare che si tratta di un gesto significativo delle autorità locali e della chiesa di reagire alla vasta reazione pubblica e di tentare di evitare un’ulteriore escalation del conflitto, che rimane ancora un tema attuale nel contesto degli influssi russi e delle tensioni politiche interne in Ucraina. Le proteste e le azioni decise dei residenti di Khmelnytskyi hanno dimostrato l’importanza della posizione civica e il desiderio di preservare la sicurezza nazionale e l’indipendenza spirituale.

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