Cyberattacco alla corrispondenza ufficiale: sono stati divulgati i dati di oltre 60 funzionari statunitensi, tra cui un ex consigliere di Trump

Un allarme sulla cybersicurezza — così si può definire la recente notizia di una vasta perdita di dati avvenuta a seguito di un attacco hacker alla piattaforma TeleMessage. A seconda delle fonti e delle circostanze nel settore della sicurezza informatica, questo episodio ha messo in discussione il livello di protezione dei canali di comunicazione privati dei funzionari americani, in particolare di quelli che avevano lavorato nella squadra di Donald Trump. Lunedì scorso, secondo le informazioni ottenute da fonti giornalistiche e confermate dall'agenzia Reuters, il sistema è stato violato nel periodo all'inizio della settimana e l’attacco ha riguardato la piattaforma TeleMessage. Questo servizio è utilizzato da molti alti dirigenti negli Stati Uniti per scambiare messaggi riservati. Durante l’attacco, gli hacker hanno avuto accesso a un grande volume di conversazioni, tra cui anche alla corrispondenza personale dell ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Michael Wolcott, e a oltre 60 altri rappresentanti del governo e delle forze dell’ordine. Secondo fonti, tra i coinvolti nel leak figurano funzionari di vari livelli, tra cui rappresentanti delle dogane, diplomatici, membri della Casa Bianca e della Segreteria di Stato. I materiali finiti online coprivano lo scambio di messaggi di una giornata — il 4 maggio. È importante sottolineare che, a prima vista, i documenti non contenevano informazioni sensibili di natura militare o strategica, tuttavia con tali dati era facile ricostruire i contatti degli interlocutori coinvolti. Reazione dell’amministrazione: la Casa Bianca ha confermato ufficialmente l’incidente e ha dichiarato di essere a conoscenza della violazione della piattaforma TeleMessage. Tuttavia, i dettagli riguardo alle modalità di utilizzo di questa piattaforma nella gestione dell’amministrazione e il livello di selettività nella protezione rimangono ignoti. I rappresentanti ufficiali hanno sottolineato che attualmente i loro esperti stanno analizzando la situazione e lavorando per prevenire futuri incidenti. Questo episodio accende i timori sulla sicurezza dei canali di comunicazione privati dei funzionari pubblici. Già in passato si sapeva che il consigliere per la sicurezza nazionale, ex collaboratore dell’amministrazione Trump, Michael Wolcott, era sotto stretta osservazione a causa dell’uso di mezzi di comunicazione non protetti. In particolare, a maggio, il suo nome è tornato sotto i riflettori dopo uno scandalo legato all’aggiunta di un giornalista a un chat di Signal, un messenger critico, dove si discuteva di operazioni militari in Yemen. Dopo questi eventi, si è venuto a sapere che Wolcott e il suo team usavano attivamente canali di comunicazione insicuri per pianificare le attività e discutere questioni strategiche, aprendo così la strada a possibili fughe di notizie o abusi nel settore della sicurezza. Questo incidente rappresenta un chiaro segnale alle autorità e alle strutture competenti per aumentare il livello di protezione delle comunicazioni ufficiali, al fine di prevenire ulteriori divulgazioni di informazioni riservate e garantire la sicurezza dei dati statali e privati in un’epoca di crescenti minacce informatiche.