Il Regno Unito risponde ai droni russi: introduzione di nuove sanzioni di vasta portata nel contesto dell’aumento delle tensioni nel conflitto in Ucraina

Chas Pravdy - 20 Maggio 2025 14:27

Tra la notte del 17 e il 18 maggio, quando l’Ucraina è nuovamente stata oggetto di un massiccio attacco di droni, il governo britannico ha reagito immediatamente a queste provocazioni di Mosca annunciando un’estensione su larga scala delle misure sanzionatorie contro la Russia. La dichiarazione del Ministero della Giustizia e del Ministero degli Esteri britannici sottolinea che gli sforzi sono indirizzati a intensificare la pressione economica e a interrompere le forniture di risorse militari dalla Russia, al fine di frenare la sua aggressione e prevenire nuove escalation del conflitto. I dettagli delle nuove restrizioni sanzionatorie sono così estesi da riguardare oltre 100 obiettivi nei settori chiave dell’economia russa. In particolare, sono state vietate intere strutture militari, energetiche e finanziarie, nonché soggetti coinvolti in operazioni di information warfare contro l’Ucraina e l’Occidente in generale. Inoltre, le sanzioni prevedono il blocco delle catene di approvvigionamento che sostengono i sistemi di armamento russi, in particolare i sistemi di missili "Iskander", di importanza strategica per il Cremlino. Un’attenzione particolare nel nuovo pacchetto sanzionatorio è rivolta all’agenzia SDA, che finanzia e coordina operazioni di intelligence volte a destabilizzare i processi democratici e a minare lo Stato di diritto sia in Ucraina che nel mondo. Di conseguenza, sono state adottate sanzioni contro 14 alti funzionari di questa agenzia, per tagliare loro l’accesso al sistema finanziario internazionale e ridurre l’efficacia delle attività dei media propagandistici di Mosca. Un altro aspetto importante riguarda le restrizioni mirate alle istituzioni finanziarie russe che tentano di eludere le attuali sanzioni. Riguardando 46 banche e strutture non bancarie, tra cui la Borsa Valutaria di Sankt-Peterburg e l’Agenzia Russa per l’Assicurazione dei Depositi, che garantisce i fondi agli istituti bancari, questi provvedimenti mirano a impedire alla Russia di estendere ulteriormente le proprie reti e di aggirare le restrizioni economiche. Sono stati inoltre inclusi nella lista 18 navi della “flotta ombra” coinvolte nel trasporto di petrolio russo in un contesto di divieti e restrizioni internazionali. A ciò si aggiungono sanzioni anche contro persone fisiche: il cittadino britannico John Michael Ormerod, coinvolto negli acquisti di navi per la "flotta ombra" russa, e due capitani di petroliere russi che contribuiscono alle sue attività. Questi provvedimenti dimostrano un sostegno internazionale mirato nella lotta alla logistica marittima e ai transiti russi. Il ministro degli Esteri britannico, David Lidington, nel suo commento ufficiale ha sottolineato che le ultime azioni di Putin chiariscono ancora una volta i suoi veri intenti di nazionalista e aggressore. “Esortiamo lui ad acconsentire immediatamente a un cessate il fuoco completo, per avviare un processo di pace giusto e duraturo,” ha dichiarato. Contemporaneamente, il Regno Unito intensificherà la collaborazione con partner internazionali, in particolare nella lotta contro le schemi di elusione delle sanzioni. Sono in corso discussioni su una proposta di riduzione dei prezzi del petrolio russo, rendendolo meno attraente sui mercati e ulteriormente limitando le risorse finanziarie del regime di Putin. Per quanto riguarda la situazione militare, secondo le fonti ucraine, prima dell’attacco missilistico della notte tra il 17 e 18 maggio, la Russia avrebbe condotto complessivamente 273 attacchi con droni, di cui 88 sono stati intercettati, mentre altri 128 sono stati registrati come "perduti sul posto", in un periodo di alta tensione al fronte. Nel frattempo, l’Unione Europea ha approvato il 17° pacchetto di sanzioni in risposta all’aggressione russa, ampliando le restrizioni nei settori finanza ed energia. Si stanno già considerando eventuali ulteriori restrizioni contro le banche russe e le aziende di supporto di altri paesi non membri dell’UE, che operano a favore della macchina militare di Mosca. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha confermato che il nuovo pacchetto di sanzioni, previsto a breve, rafforzerà ulteriormente la pressione sulle strutture finanziarie russe e costringerà il regime di Putin a ridurre la capacità di utilizzare l’economia come arma. In generale, le azioni del Regno Unito rappresentano un vivido esempio di unità internazionale nella lotta contro l’aggressione russa. Dimostrano la fermezza dei paesi occidentali nel cercare di aiutare l’Ucraina, fermare la diffusione dell’influenza di Mosca e sostenere un cammino lungo verso la pace, la giustizia e la sicurezza nella regione e nel mondo.

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