Il Consiglio dell’Unione Europea ha pubblicato i dettagli delle ampie sanzioni personali adottate in risposta all’attiva attività destabilizzante della Russia nel campo della guerra ibrida e della pressione psicologica contro gli Stati membri dell’UE e i loro partner

Chas Pravdy - 20 Maggio 2025 16:16

Questo è il risultato di un’analisi approfondita e di misure coordinate volte a combattere la diffusione della propaganda russa, gli attacchi cibernetici e altre forme di attività distruttiva che minano la stabilità e la sicurezza della regione. Secondo il comunicato ufficiale del servizio stampa del Consiglio dell’UE del 20 maggio, nella lista delle sanzioni sono inclusi 21 persone fisiche e sei entità giuridiche coinvolte in attività destabilizzanti della Russia all’esterno del paese. Le restrizioni personali prevedono, tra l’altro, il congelamento dei beni e il divieto di ingresso nell’UE per le persone che attivamente contribuiscono o partecipano direttamente alla campagna russa di manipolazione dell’opinione pubblica, propaganda e possibili operazioni di sicurezza pubblica. Inoltre, l’Unione Europea ha il diritto di applicare restrizioni analoghe anche ai beni collegati alle attività destabilizzanti della Russia, come navi, aerei, beni immobili, apparecchiature di comunicazione, istituzioni finanziarie e aziende coinvolte in criptovalute, che potrebbero essere utilizzate per sostenere operazioni interne o esterne del Cremlino. Nel quadro delle nuove misure, l’UE ha annunciato la possibilità di restrizioni sulla trasmissione di media russi sotto il controllo delle autorità russe e che diffondono sistematicamente disinformazione volta a destabilizzare la situazione nei paesi vicini e all’interno dell’Unione. In particolare, si tratta di sospendere temporaneamente le licenze di trasmissione di tali aziende negli Stati membri dell’UE, pur non vietandone altre attività, come interviste o altre forme di trasmissione diretta. Tra i soggetti inseriti nella nuova lista delle sanzioni ci sono il noto politico pro-Russia Viktor Medvedchuk e i suoi alleati Artem Marcievskij e Oleg Voloshin. Sono accusati di promuovere propaganda filo-russa e di diffondere disinformazione contro l’Ucraina e gli Stati dell’UE. È importante sottolineare che Medvedchuk e Marcievskij erano già soggetti a restrizioni europee da maggio 2024, ma attualmente non è stata ancora pubblicata una lista definitiva delle nuove misure di sanzioni nei loro confronti. Oltre a loro, sono stati inseriti nella lista altri soggetti sospettati di coinvolgimento negli sforzi di destabilizzazione in Estonia e Germania. Ci sono, ad esempio, Aliк Huchbarov, Illia Bocharov — agenti del Gruppo di Intelligence delle Operazioni Segrete del GRU, e anche il blogger tedesco Thomas Rieper e l'influencer russa Alina Lipp. Nella lista figurano anche la società turca AFA Medya e il suo fondatore Gusein Dogru, l’attivista pubblica Elene Kolbasnikova, Yulia Prokhorova, Rostislav Tesiuk e Andrij Kharkovskij. Questi soggetti, alcuni dei quali avevano già emergere in inchieste giornalistiche, sono, secondo le autorità ufficiali, coinvolti nella diffusione di narrazioni filo-russe e nell’esecuzione di compiti di destabilizzazione nei paesi dei Balcani e dell’Europa centrale. Una parte significativa della lista delle sanzioni riguarda anche rappresentanti di strutture civili, mediatiche e informative che diffondono costantemente contenuti filo-russi nel continente africano. Tra questi, Viktor Lukovenko e l’azienda African Initiative, specializzata nella diffusione di messaggi filo-russi per il pubblico africano. Sono stati sanzionati anche i dirigenti del gruppo mediatico International Africa Media, Justen Blez Tagu e il giornalista Mikhail Prudnikov, noti per la loro propaganda sistematica e la diffusione di narrazioni anti-occidentali. Nella stessa lista figura SiExplore Afula, fondatore della Black African Defense League, la cui attività è stata interrotta nel 2021 a causa di incitamenti all’odio e alla violenza. Per quanto riguarda le entità giuridiche, sono stati inseriti nel pacchetto di sanzioni il servizio di hosting Stark Industries, con il direttore Jurij Nekuliti e suo fratello Ivan Nekuliti, che, secondo le indagini, fornivano supporto alle operazioni destabilizzanti russe. Sono inclusi anche i produttori di pesca Norebo JSC e Murman Sea Food, sospettati di essere coinvolti in attività di spionaggio e sabotaggio contro l’UE, in particolare riguardo ai cablaggi sottomarini di comunicazione. Di particolare rilevanza sono anche gli obiettivi di natura militare e tecnica — in particolare, il Centro radiofrequenze principale e il suo responsabile Ruslan Nesterenko. Quest’ultimo è ritenuto responsabile di un’intensa operazione di jamming del segnale GPS sui paesi baltici, creando rischi seri per l’aviazione civile e le operazioni di evacuazione nella regione. In generale, queste restrizioni prevedono il congelamento dei beni, il divieto di ingresso e transito attraverso gli Stati membri dell’UE, e per cittadini e aziende europei — il divieto di qualsiasi operazione finanziaria nei confronti dei soggetti sanzionati. Tali misure fanno parte di un sistema complessivo di pacchetti sanzionatori, approvati in precedenza, tra cui il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia per la sua aggressione all’Ucraina, e di restrizioni specifiche per l’uso di armi chimiche. In conclusione, l’Unione Europea ha nuovamente confermato il suo impegno nel contrastare attivamente la politica di destabilizzazione russa, perfezionando i meccanismi di sanzioni e combattendo in modo mirato i fenomeni di disinformazione, cyber-spionaggio e influenze destabilizzanti, con l’obiettivo di mantenere la stabilità regionale e rafforzare la sicurezza europea.

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