Potenziale presentazione dell’Ucraina alla Corte Penale Internazionale contro il leader della Corea del Nord
Nel mondo si è maturato un nuovo stadio di responsabilità legale internazionale riguardo alla partecipazione ai conflitti globali. Secondo le comunicazioni dell’agenzia Yonhap News Agency, l’Ucraina potrebbe avviare un procedimento contro il leader nordcoreano Kim Jong Un, presentando ufficialmente la sua candidatura per l’esame presso la Corte Penale Internazionale (CPI). Questa decisione potrebbe avere conseguenze serie per il regime di Pyongyang, dato che, secondo le ultime notizie, sono apparsi i primi segnali di possibili responsabilità relative al coinvolgimento nella guerra in Ucraina. Quasi un anno fa, la comunità internazionale ha iniziato a monitorare attentamente la situazione intorno alla Corea del Nord che, sebbene abbia la reputazione di paese con violazioni dei diritti umani di carattere interno, finora è riuscita a evitare responsabilità per la propria politica estera e le sue azioni militari. Tuttavia, ora emergono elementi che suggeriscono che la leadership nordcoreana potrebbe aver violato il diritto internazionale su scala più ampia, in particolare riguardo al sostegno alla Russia nella guerra contro l’Ucraina. Secondo quanto reso noto dall’ex presidente della CPI, Song Sang-hyun, durante una conferenza stampa a Seoul il 19 maggio, è arrivato il “momento appropriato” per considerare la possibilità di responsabilizzare proprio Kim Jong Un. Nella sua dichiarazione ha sottolineato che lo scorso mese la Corea del Nord ha confermato pubblicamente la partecipazione alle operazioni militari in Ucraina — riconoscendo per la prima volta di aver inviato truppe in Russia per sostenere la sua aggressione. Tutto ciò si verifica in un contesto di perpetui divieti e violazioni dei diritti umani all’interno del paese, ma in precedenza il leader nordcoreano era stato escluso dalla possibilità di essere sottoposto alla CPI. Sebbene siano state espresse preoccupazioni circa l’immunità, ora, secondo le dichiarazioni di Song, la giurisprudenza consente all’Ucraina e ad altri paesi di avviare azioni legali. “È giunto il momento di portare Kim Jong Un davanti alla Corte Penale Internazionale”, sono le sue parole. Le sue affermazioni sono supportate da numerosi dati riguardanti l’aiuto di Pyongyang a Mosca nella guerra — il sostegno militare resta un tema di discussione e potenziale responsabilità. L’ex presidente della corte ha evidenziato che il sostegno della Corea del Nord alla Russia apre all’Ucraina la possibilità di presentare ufficialmente un reclamo come parte lesa. Secondo lui, l’Ucraina ha tutto il diritto di rivolgersi alla CPI per portare Kim Jong Un e il suo regime alla responsabilità. Allo stesso tempo, ha sottolineato che anche l’assenza di una denuncia formale non impedisce alla corte di attivare indagini di propria iniziativa. “Anche se sarebbe auspicabile presentare una denuncia, la CPI ha il potere di avviare un’indagine indipendente sul caso”, ha assicurato l’esperto. Un altro aspetto importante è che l’ordine di arresto emesso dalla CPI nei confronti di alcuni alti funzionari non ha un termine di validità. Ciò significa che, se necessario, la corte può riattivare in qualsiasi momento le proprie attività nei confronti degli imputati. L’esistenza di un ordine crea pressione psicologica e legale su di loro, limitando di fatto la loro libertà di movimento e proibendo loro di entrare nei 124 paesi membri del tribunale. L’ex capo della CPI ha invitato la comunità internazionale e in particolare le istituzioni giudiziarie ad accelerare la risposta ai crimini di guerra commessi dalla leadership della Corea del Nord e dai loro alleati. Secondo le sue parole, è proprio il momento di una prevenzione attiva e di una responsabilità legale per il ruolo del regime di Pyongyang nel vasto inadempimento delle norme internazionali. Preistoria: nell marzo 2023, la CPI ha già avviato un procedimento di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin, formulandogli accuse di crimini di guerra legati all’aggressione contro l’Ucraina. Ora, la domanda che si pone alla comunità globale è quanto sia aumentata la probabilità di un’indagine efficace e di una responsabilizzazione della leadership nordcoreana per il loro ruolo nella guerra, che tiene il mondo in tensione. Questa situazione potrebbe rappresentare una nuova fase nella lotta contro l’impunità e nel rafforzamento dell’ordine giuridico internazionale, e la responsabilità politica e legale dei leader dei regimi autoritari diventerà una priorità importante nella geopolitica globale.