L’UE e il Regno Unito hanno invitato la Russia a dimostrare la volontà di pace in Ucraina durante il vertice storico

Chas Pravdy - 19 Maggio 2025 15:21

Nel primo vertice bilaterale dopo Brexit tra l'Unione Europea e il Regno Unito, che si è svolto a Londra, i leader dei paesi europei e britannici hanno unanime richiesto alla Russia di compiere passi concreti verso la pace in Ucraina. È stato un momento importante nella politica internazionale, poiché in tutti gli anni del conflitto questa è stata la prima evento di questa portata a livello di vertici dell'UE e del Regno Unito. In una dichiarazione congiunta, emessa al termine del vertice, si sottolinea che i paesi partecipanti chiedono alla Russia una cessazione completa e senza condizioni delle ostilità e la disponibilità a sedersi al tavolo delle trattative, affinché, sulla via della pace, si creino condizioni giuste e durevoli per il popolo ucraino. I partecipanti all'incontro hanno ancora una volta confermato il loro fermo e incrollabile supporto all'indipendenza, all'integrità territoriale e alla sovranità dell'Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti, sottolineando che sono proprio questi principi il fondamento della loro politica. Nel documento si afferma: "Ci impegniamo inoltre a continuare a fornire all'Ucraina un supporto politico, finanziario, umanitario, militare e diplomatico in maniera completa e intensiva, finché sarà necessario per superare le conseguenze dell'aggressione di Putin." I leader dell'UE e del Regno Unito hanno invitato la Russia a dimostrare la propria disponibilità a negoziati di pace autentici e a fermare la guerra, evidenziando che è il Cremlino a dover fare la prima mossa in questa direzione. Nella dichiarazione si legge: "Come in precedenza, ora è la Russia a dover dimostrare il proprio desiderio di raggiungere la pace, compiendo passi concreti verso una risoluzione diplomatica del conflitto." Ciò suona come un segnale che la comunità internazionale è pronta a sostenere qualsiasi sforzo costruttivo in questa direzione e a esercitare pressione sulla parte russa per arrivare alla pace. Un altro punto importante nella dichiarazione è la conferma dell'intenzione di esercitare pressione supplementare sulla Russia e di mantenere il regime di sanzioni, al fine di interrompere il supporto finanziario dell'aggressore. I leader hanno evidenziato che le sanzioni devono rimanere in vigore, comprese misure volte a prevenirne l'elusione, e limitazioni settoriali, in particolare per quanto riguarda i prezzi del petrolio. Inoltre, è stata espressa una posizione ferma riguardo al congelamento dei beni russi: rimarranno congelati finché la Russia non interromperà l'aggressione militare e non risarcirà tutte le perdite subite dall'Ucraina. A questi sforzi si aggiunge anche l'intento di perseguire i responsabili russi per crimini di guerra. Nella dichiarazione congiunta si afferma che i paesi si sono impegnati a garantire l'accertamento delle responsabilità, creando in particolare un tribunale speciale per scoprire e giudicare i crimini di aggressione commessi dalla Russia contro il popolo ucraino. È un segnale importante della solidarietà internazionale riguardo alla lotta contro l'impunità nel contesto della guerra in Ucraina. I partecipanti al vertice hanno anche espresso il loro supporto ai processi di ricostruzione e ripristino del paese: la conferenza internazionale sulla riconversione dell'Ucraina si terrà nel luglio 2025 in Italia. Questa iniziativa testimonia la volontà di un sostegno a lungo termine al popolo ucraino nel post-bellico e l'intenzione di assicurare un futuro stabile per la regione colpita. Va notato che i presidenti della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e del Consiglio Europeo, Charles Michel, sono arrivati solo poco prima a Londra per partecipare a questo vertice storico, che è stato il primo evento di questa portata tra l'Unione Europea e il Regno Unito dopo Brexit. Questi incontri dimostrano la volontà di entrambe le parti di rafforzare la cooperazione nel sostegno all'Ucraina e di affrontare congiuntamente le sfide dell'aggressione russa, sottolineando un forte percorso politico e diplomatico verso l'ordine mondiale e la sicurezza in Europa.

Source