La Russia provoca di nuovo tensioni nella regione: intenzioni di effettuare un lancio dimostrativo di un missile balistico intercontinentale con lo scopo di intimidire l’Ucraina e i paesi NATO
Nella notte di lunedì 19 maggio, le forze armate russe prevedono di eseguire uno dei loro tradizionali lanci dimostrativi “addestrativo-belligeranti” di un missile balistico intercontinentale RS-24 “Yars”. Secondo i dati dell’Ufficio principale di intelligence del Ministero della Difesa dell’Ucraina, si tratta di un ulteriore passo in un insieme di azioni volte ad aumentare la tensione nella regione e a esercitare pressione psicologica su Kyiv e sulla comunità dei paesi dell’Alleanza Nord-Atlantica. Come riferisce l’intelligence ucraina, il lancio è previsto da un complesso mobile di terra facente parte del 433º reggimento della 42ª divisione della 31ª armata delle forze missilistiche strategiche della Federazione Russa. Il sito di decollo sarà nelle vicinanze di Svobodny, nella regione di Sverdlovsk. Secondo fonti, il missile che si intende lanciare è dotato di un carico utile addestrativo, cioè non porta un testimone di guerra reale, ma il suo lancio serve soprattutto a dimostrare chiaramente la capacità della Russia di impiegare missili strategici in caso di necessità urgente. La lunghezza di un missile a tre stadi a propulsione solida, che si prevede di lanciare, supera i 10.000 chilometri, il che consente di immaginare il potenziale impatto su un vasto spazio geografico. Esternamente, questa azione appare come una dimostrazione di potenza militare e di capacità tecniche delle forze strategiche russe, ma in realtà costituisce un elemento di ulteriore ricatto tattico e di guerra psicologica. Va notato che questa produzione avviene in un contesto di tensione internazionale crescente. Nel giorno della celebrazione della Giornata della Vittoria a Mosca, la Russia tradizionalmente cerca di rafforzare la sua retorica militare; inoltre, gli appelli recenti di diplomatici e servizi di intelligence confermano la tendenza all’escalation. In particolare, l’ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina ha avvertito il 9 maggio i cittadini della possibilità di attacchi aerei di vasta scala, suscitando ulteriore preoccupazione a Kyiv e in altri centri strategici. In seguito, è stato reso noto che la Russia chiuderà temporaneamente lo spazio aereo sopra il poligono missilistico di Kapustin Yar nelle date del 12 e 13 maggio. Ciò è molto probabilmente collegato alle operazioni di lancio pianificate, alimentando ulteriormente la paura di un’escalation delle attività militari. Ci si aspetta che questo lancio dimostrativo rappresenti un ulteriore passo nell’approccio strategico di Mosca — alimentare paura e incertezza nelle società ucraine e degli alleati, mentre si mostra la disponibilità all’uso di missili nucleari in casi estremi. Questa strategia si manifesta non solo nella tattica di lanci rumorosi e spettacolari, ma anche attraverso la chiusura del cielo sopra obiettivi chiave, creando ulteriori sfide logistiche e di sicurezza per i partner occidentali. Mentre le difese ucraine e la comunità internazionale osservano con cautela l’evolversi della situazione, il tempo dirà fino a che punto arriverà l’aggressore nelle sue dimostrazioni di forza e quale reazione otterranno. Questi atti spesso hanno un fine nascosto: aumentare la pressione psicologica, spaventare le società e spingere i e attori internazionali a fare concessioni in negoziati diplomatici complessi. Contemporaneamente, le autorità ucraine e gli alleati occidentali sono consapevoli che qualunque impiego di armi strategiche sarebbe un passo catastrofico e potrebbe avere conseguenze disastrose per la sicurezza globale. In conclusione, stiamo a vedere e ad aspettare: se la Russia, mostrando la propria potenza militare, riuscirà a raggiungere i propri obiettivi sul piano psicologico e nelle agende internazionali, oppure la situazione uscità definitivamente di controllo, portando a un’escalation ancor più grave nella regione.