Il Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale della regione di Leopoli (TЦК e SPS) risponde attivamente al video diffuso sui social network, che ha suscitato un ampio risonanza tra la cittadinanza

Nel video pubblicato il 17 maggio si vede un uomo che afferma di essere stato arrestato e picchiato dai dipendenti di questa istituzione. Il video ha rapidamente acquisito popolarità e ha sollevato molte domande riguardo a possibili violazioni dei diritti umani durante la procedura di registrazione militare. Secondo le informazioni fornite dal Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale di Leopoli, è in corso un’indagine approfondita sull’incidente. I rappresentanti del centro affermano di star chiarendo tutte le circostanze della situazione e di identificare le persone coinvolte tra i militari, poiché ogni manifestazione di azioni illecite sarà esaminata e sanzionata adeguatamente in conformità alla legge vigente. Sui social sono apparsi dei video in cui un uomo, identificato come Andrij Bahlaї, racconta la sua vicenda tragica. A suo avviso, ha prestato servizio tre anni nella Guardia Nazionale ucraina, ma a causa dello stato di salute ha dovuto dimettersi. Bahlaї sostiene che la sera del 16 maggio, circa alle 23:30, è stato arrestato da alcuni rappresentanti del Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale della regione di Leopoli — secondo la sua versione, da circa cinque persone che l’hanno portato su un bus. Andrij dice che durante l’arresto è stato picchiato: prima sulla schiena, causando un’ematoma, e poi, nel bus, è stato trattato con aggressività e hanno usato colpi anche alla testa. Inoltre, secondo quanto racconta, gli è stato portato via il telefono cellulare. Successivamente, i malfattori lo hanno trattenuto sul bus per circa un’ora. Solo dopo questo periodo ha potuto spiegare chi fosse e cosa facesse — annunciando così di aver prestato servizio nella Guardia nazionale ma di essere attualmente licenziato per motivi di salute, con una terza gruppo di invalidità. Secondo le sue dichiarazioni, i funzionari del TЦК e SPS con cui ha parlato durante il fermo dicevano di provenire dal TЦК di Sykhiv, poi sono stati improvvisamente liberati e gettati fuori dal bus. L’uomo aggiunge di essere stato posto di fronte a domande incomprensibili più volte, e soltanto dopo un’ora gli hanno chiesto nome e data di nascita. Il Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale di Leopoli sottolinea che attualmente stanno conducendo un’indagine sull’incidente e chiarendo tutte le circostanze del fatto. I rappresentanti del centro evidenziano che ogni caso di condotta impropria sarà rigorosamente investigato e i responsabili puniti secondo la legge. Esprimono inoltre il loro interesse ad un’accertamento rapido e obiettivo di tutti i dettagli dell’incidente, considerando che le questioni di sicurezza e tutela dei diritti dei veterani e dei militari nel regione vengono prese molto seriamente dalle autorità locali. Questo caso ha suscitato un ampio interesse pubblico e si è trasformato in oggetto di discussioni circa la liceità dell’uso della forza durante le operazioni di registrazione militare, nonché riguardo al rispetto dei diritti umani in ambito di mobilitazione e servizio. Le autorità di Leopoli si impegnano ad essere il più trasparenti possibile nell’indagine e a fare tutto il possibile affinché incidenti simili non si ripetano in futuro, assicurando che i giovani ucraini che hanno prestato servizio o stanno frequentando corsi di formazione militare si sentano protetti e certi dei propri diritti.