Il Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale della regione di Leopoli (TЦК e SPS) risponde attivamente al video diffuso sui social network, che ha suscitato un ampio risonanza tra la cittadinanza

Chas Pravdy - 18 Maggio 2025 19:41

Nel video pubblicato il 17 maggio si vede un uomo che afferma di essere stato arrestato e picchiato dai dipendenti di questa istituzione. Il video ha rapidamente acquisito popolarità e ha sollevato molte domande riguardo a possibili violazioni dei diritti umani durante la procedura di registrazione militare. Secondo le informazioni fornite dal Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale di Leopoli, è in corso un’indagine approfondita sull’incidente. I rappresentanti del centro affermano di star chiarendo tutte le circostanze della situazione e di identificare le persone coinvolte tra i militari, poiché ogni manifestazione di azioni illecite sarà esaminata e sanzionata adeguatamente in conformità alla legge vigente. Sui social sono apparsi dei video in cui un uomo, identificato come Andrij Bahlaї, racconta la sua vicenda tragica. A suo avviso, ha prestato servizio tre anni nella Guardia Nazionale ucraina, ma a causa dello stato di salute ha dovuto dimettersi. Bahlaї sostiene che la sera del 16 maggio, circa alle 23:30, è stato arrestato da alcuni rappresentanti del Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale della regione di Leopoli — secondo la sua versione, da circa cinque persone che l’hanno portato su un bus. Andrij dice che durante l’arresto è stato picchiato: prima sulla schiena, causando un’ematoma, e poi, nel bus, è stato trattato con aggressività e hanno usato colpi anche alla testa. Inoltre, secondo quanto racconta, gli è stato portato via il telefono cellulare. Successivamente, i malfattori lo hanno trattenuto sul bus per circa un’ora. Solo dopo questo periodo ha potuto spiegare chi fosse e cosa facesse — annunciando così di aver prestato servizio nella Guardia nazionale ma di essere attualmente licenziato per motivi di salute, con una terza gruppo di invalidità. Secondo le sue dichiarazioni, i funzionari del TЦК e SPS con cui ha parlato durante il fermo dicevano di provenire dal TЦК di Sykhiv, poi sono stati improvvisamente liberati e gettati fuori dal bus. L’uomo aggiunge di essere stato posto di fronte a domande incomprensibili più volte, e soltanto dopo un’ora gli hanno chiesto nome e data di nascita. Il Centro territoriale di reclutamento e supporto sociale di Leopoli sottolinea che attualmente stanno conducendo un’indagine sull’incidente e chiarendo tutte le circostanze del fatto. I rappresentanti del centro evidenziano che ogni caso di condotta impropria sarà rigorosamente investigato e i responsabili puniti secondo la legge. Esprimono inoltre il loro interesse ad un’accertamento rapido e obiettivo di tutti i dettagli dell’incidente, considerando che le questioni di sicurezza e tutela dei diritti dei veterani e dei militari nel regione vengono prese molto seriamente dalle autorità locali. Questo caso ha suscitato un ampio interesse pubblico e si è trasformato in oggetto di discussioni circa la liceità dell’uso della forza durante le operazioni di registrazione militare, nonché riguardo al rispetto dei diritti umani in ambito di mobilitazione e servizio. Le autorità di Leopoli si impegnano ad essere il più trasparenti possibile nell’indagine e a fare tutto il possibile affinché incidenti simili non si ripetano in futuro, assicurando che i giovani ucraini che hanno prestato servizio o stanno frequentando corsi di formazione militare si sentano protetti e certi dei propri diritti.

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