L’aumento della partecipazione della diaspora rumena nel secondo turno delle elezioni presidenziali: un’affluenza quasi doppia rispetto al primo
Nel secondo turno delle elezioni presidenziali in Romania si osserva un’incidenza inaspettata e molto significativa dell’attività degli elettori all’estero, divenuta uno dei fenomeni chiave di queste elezioni. Secondo i dati provenienti da fonti di "European News" e facendo riferimento a un popolare quotidiano rumeno, HotNews, l’affluenza dei rumeni fuori dal paese questa volta ha superato notevolmente i risultati del primo turno, mostrando quasi un raddoppio. Secondo i dati ufficiali, rispetto al primo turno di votazione, il numero di cittadini rumeni che hanno espresso il loro voto all’estero è aumentato complessivamente dell’86%. Questa impennata sottolinea un notevole interesse e una forte attivazione della diaspora rumena prima della fase decisiva delle urne presidenziali. Particolarmente evidente questo trend nei paesi dove la comunità rumena ha una presenza significativa. In particolare, in Regno Unito e in Moldavia si è registrato un quasi raddoppio degli elettori che hanno esercitato il loro diritto di voto. Se in Moldavia al primo turno circa 23.000 cittadini rumeni sono andati alle urne, durante il secondo il loro numero è quasi raddoppiato, sfiorando i 52.000. Analogamente, nel Regno Unito: se al primo turno hanno votato circa 29.000 persone, ora il numero è aumentato a oltre 59.000. Ciò testimonia una crescente attivazione e il desiderio dei cittadini all’estero di partecipare attivamente ai processi politici nel paese d’origine. Un ruolo importante in questa tendenza lo ha giocato anche una campagna politica intensificata e una energica attività di propaganda. Negli ultimi due settimane, i leader della diaspora rumena e i dirigenti delle organizzazioni civiche locali hanno attivamente invitato a votare per il candidato che al secondo turno ha più possibilità di vittoria — Nikușor Dăncilă. Hanno sfruttato ogni occasione per attirare l’attenzione degli elettori, sottolineando l’importanza della scelta democratica e della partecipazione al voto. In questa dinamica, è importante evidenziare che nel primo turno, svolto il 4 maggio, il primo posto nella corsa presidenziale è andato a George Simion, rappresentante delle forze ultraconservatrici, che ha ottenuto il 40,94% dei voti. Il suo avversario, il sindaco liberale di Bucarest, Nikușor Dăncilă, ha conseguito il 20,99% e ora si scontra nel secondo turno. A seguito dei risultati del primo turno, sono stati anche pubblicati i suoi requisiti nei confronti dell’Ucraina — ha chiesto di compensare alla parte rumena l’aiuto fornito all’Ucraina nell’ambito del supporto alla sicurezza e alla stabilità della regione. Pertanto, l’attivazione di massa della diaspora e l’aumento dell’affluenza all’estero sono diventati tra i principali fattori che possono influenzare significativamente l’esito del secondo turno. Questo fenomeno testimonia non solo l’interesse dei rumeni per i processi politici, ma anche la loro partecipazione pragmatica nel determinare il futuro del paese. Come concluderà questa fase della campagna elettorale — lo mostrerà solo il tempo. Tuttavia, è già evidente che la partecipazione all’estero riveste un ruolo cruciale nel sostegno numerico ai candidati e dimostra un alto livello di attivismo politico tra la diaspora rumena, la quale aspira attivamente a influenzare il corso geopolitico della propria patria.