Donald Trump si è espresso sullo stato attuale delle corse internazionali e sui modi per raggiungere la pace, rilasciando dichiarazioni inaspettate sulla cooperazione con Vladimir Putin e criticando Zelensky

Chas Pravdy - 17 Maggio 2025 03:36

In una sua recente intervista alla rete Fox News nel programma «Special Report», ha sottolineato che, a suo avviso, l’ostacolo principale alla pace non è il presidente russo, ma il leader ucraino, Volodymyr Zelensky. Illustrando le sue opinioni, Trump si è categoricamente astenuto dal accusare Vladimir Putin. Al contrario, ha evidenziato che il leader russo cerca di trovare una soluzione e desidera terminare il conflitto, ma sulla sua strada si trovano difficoltà interne e, secondo Trump, l’assenza di “carte vincenti” da parte del presidente ucraino. «Ascoltate, ho avuto una conversazione abbastanza difficile con Zelensky, e non mi è piaciuto quello che ha detto. Non ha facilitato la situazione, al contrario — l’ha complicata. Ho sempre detto e ripeto: non ha carte vincenti. E davvero, non le ha», ha affermato l’ex presidente degli Stati Uniti. Alla domanda del conduttore riguardo al suo precedente messaggio su Truth Social, in cui aveva esortato «Vladimir, fermati», Trump ha risposto di non accusare il Cremlino di continuare la guerra. Anzi, è convinto che Putin voglia negoziare e sia ormai stanco delle ostilità. «Ora non sembra molto bene. Ma vuole sembrare meglio. Non dimenticate, tutto avrebbe dovuto finire già una settimana fa. Se non fosse incappato in questo pantano di tank, sarebbero già a Kiev in cinque ore», ha detto Trump. L’ex presidente ha sottolineato che nessun dialogo senza il suo coinvolgimento è possibile, poiché sono le sue relazioni diplomatiche personali con Putin a rendere possibile qualsiasi accordo di pace. «Credo che senza di me gli incontri non si svolgeranno e un accordo non sarà firmato. Ho ottimi rapporti con Putin, e sono convinto che possiamo raggiungere un’intesa», ha affermato. Secondo lui, la risoluzione del conflitto dipende dalla volontà politica e la partecipazione personale di Trump potrebbe essere la chiave per la pace. Un altro tema importante riguarda la possibilità di imporre sanzioni economiche severe in caso di fallimento degli sforzi diplomatici. Trump ha dichiarato di essere pronto ad applicare sanzioni sul petrolio e su chi lo acquista, facendo riferimento all’iniziativa di un gruppo di senatori guidato da Lindsey Graham. Allo stesso tempo, ha sottolineato che tali misure sono estreme e devono essere adottate solo in casi di estrema necessità. «Posso imporre sanzioni se sarà necessario. Sarebbero un colpo devastante per la Russia, specialmente considerando i prezzi bassi del petrolio e i problemi della sua economia. Questo cambierà radicalmente la situazione», ha rimarcato l’ex presidente degli Stati Uniti. In generale, le dichiarazioni di Trump mostrano la sua fiducia nella propria capacità di influenzare la situazione, criticando apertamente coloro che sono al potere in Ucraina. Dopo aver lasciato la scena politica attiva, promuove con entusiasmo la sua idea di un ruolo speciale in qualsiasi processo di pace possibile, promettendo di usare tutte le leve disponibili per raggiungere l’obiettivo desiderato. Secondo lui, il futuro della risoluzione del conflitto dipende dalla diplomazia, ma il protagonista principale rimarrà lui stesso.

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