A seguito di un ulteriore bombardamento di artiglieria da parte delle truppe russe, i residenti di Orihiv nella regione di Zaporizhzhia sono stati nuovamente colpiti da notizie tragiche

Secondo fonti ufficiali, sabato pomeriggio la città ha subito un attacco missilistico o di artiglieria, che ha provocato il ferimento di due donne. La notizia è stata confermata dal presidente dell'amministrazione regionale di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov, che ha comunicato la situazione tramite il canale Telegram. Secondo il capo della regione, gli aggressori russi hanno attaccato Orihiv proprio nel secondo pomeriggio, causando panico e distruzioni. Durante l'attacco sono rimaste ferite due donne di 52 e 72 anni, entrambe con gravi contusioni e ferite da schegge di esplosioni. Attualmente, i feriti vengono trasportati negli ospedali dove ricevono cure di emergenza. La città di Orihiv è stata ripetutamente bersaglio di attacchi da parte delle truppe russe nell'ambito del più ampio conflitto che dura ormai da oltre un anno. Questa dichiarazione rappresenta un'ulteriore conferma che la situazione nella regione rimane tesa e pericolosa per i civili. I residenti, che hanno già vissuto molte tragedie e distruzioni, sono costretti frequentemente a reagire ai sirene di allarme e a rifugiarsi in rifugi. Al momento, le autorità assicurano che tutti gli sforzi sono indirizzati a garantire la sicurezza dei cittadini, ma la situazione rimane molto instabile. Militari e servizi di emergenza continuano a operare in città, fornendo supporto ai feriti e registrando i danni causati dalle distruzioni. I residenti colpiti dall’attacco esortano a rafforzare la protezione e a mantenere la pace, finché dura la lotta per l’indipendenza e la sicurezza della regione. Secondo il capo dell’amministrazione, le autorità stanno lavorando per intensificare gli sforzi contro eventuali nuovi attacchi e per garantire la stabilità nella regione. Nel frattempo, i residenti di Orihiv, consapevoli delle conseguenze della guerra e delle devastazioni, continuano a lottare per la pace e il futuro delle loro famiglie in un contesto di aggressione sempre più complicato.