Sul fronte Frontale, secondo informazioni ufficiali, il reparto ormai pronto, appena creato alcuni mesi fa — il 20° reggimento separato di sistemi senza pilota K-2 — sta già entrando nelle prime posizioni di combattimento, dimostrando nuove capacità nella lotta per l’indipendenza dell’Ucraina

Chas Pravdy - 15 Maggio 2025 01:36

Secondo il comandante, il tenente colonnello Kyrylo Veres, uno degli eroi della lotta moderna, questo reparto sta effettuando «l’allenamento al combattimento» con il personale, i cui membri sono attualmente per il 95% novizi, in fase di formazione in prima linea, con un’esperienza di combattimento complessa e impegnativa. Secondo i rapporti delle fonti militari e il comunicato stampa pubblicato dal personale del 20° reggimento, il reparto è già coinvolto nell’esecuzione di compiti bellici reali nelle zone di combattimento. Gli operatori di droni militari — UAV — conducono attività di ricognizione attiva e di distruzione del nemico nella zona che va da Kupiansk a Siversk. Proprio in queste condizioni difficili e tese i militari ucraini hanno ottenuto i primi successi, tra cui la distruzione di veicoli nemici, inclusa artiglieria, e di unità di fanteria russe. I dettagli del comunicato aggiungono che il reggimento utilizza già non solo droni di ricognizione, ma anche UAV d’attacco, droni pesanti e missili da crociera. Un elemento chiave del successo sono anche i moderni sistemi robotici terrestri, che hanno dimostrato un alto livello di efficacia nell’esecuzione di compiti di combattimento. «Il reggimento sta attivamente sviluppando questa direzione e ne sta ampliando l’uso — si legge nel comunicato —. Con l’aiuto di mezzi moderni, distruggono le forze vive del nemico e la sua tecnologia, contribuendo significativamente alla nostra difesa sul fronte». Nel discorso diretto, il comandante del reggimento, il tenente colonnello Veres, ha sottolineato un aspetto importante: «Al momento molte cose non sono ancora visibili, poiché il 95% dei nostri operatori sono principianti. Stanno appena imparando, adattandosi l’uno all’altro, e questo processo richiede tempo. Ma anche in questa fase difficile di addestramento, senza i nostri equipaggi avremmo perso almeno 180 soldati russi. Potrebbero portare danni massicci ai nostri combattenti o addirittura occupare alcuni insediamenti. Perciò questo periodo è di addestramento al combattimento, e già vediamo risultati positivi». Il comandante ha anche evidenziato che ogni mese si svolge la formazione e la creazione di nuove unità di personale, e con ogni cambiamento nella complessità della situazione, il reparto diventa più coeso ed esperto. «Negli ultimi 20 giorni abbiamo aumentato le nostre potenzialità del 5-10%. La gente sta attivamente imparando, lavorando e ottenendo risultati notevoli. Il lavoro in questa unità differisce significativamente da quello di una semplice fanteria — le dimensioni, le capacità e l’equipaggiamento tecnico sono ben diversi, e procediamo secondo il nostro piano». Cosa è successo prima? È importante notare che già a dicembre le forze ucraine avevano annunciato la trasformazione attiva del battaglione K-2 in un nuovo reparto militare, con una scala e un potenziale di sviluppo più ampi. Fu allora che iniziò il processo di trasformazione di questa componente tecnica e battaglione in un reggimento di sistemi senza pilota moderno e high-tech, capace di operare efficacemente in condizioni di combattimento complesse e di eliminare il nemico a distanze massime efficaci. In generale, il lancio di questo reggimento sul fronte rappresenta un passo importante nello sviluppo delle forze ucraine di difesa aerea e robotica. I partecipanti a questo processo lo considerano una delle direzioni chiave della guerra moderna: l’integrazione delle tecnologie più avanzate nel sistema combattivo permette alle forze ucraine di muoversi più rapidamente ed efficacemente nella lotta per la sovranità e l’integrità territoriale dello Stato.

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