Il Ministro degli Affari Esteri dell’Ucraina Andrij Sibiga ha tenuto un incontro importante in Turchia, durante il quale ha discusso questioni attuali di pace e coordinamento diplomatico nel contesto del conflitto russo-ucraino

Chas Pravdy - 15 Maggio 2025 00:41

In particolare, il capo del MFA ucraino ha incontrato il Segretario di Stato degli Stati Uniti Mark R. Rubio e il senatore Lindsey Graham, che ancora una volta sottolineano la preoccupazione internazionale e la tensione intorno alla ricerca di vie d’uscita dalla crisi. Come ha comunicato lui stesso, Andrij Sibiga, tramite il suo account sui social network X (ex Twitter), questo incontro si è svolto ad Antalya con l’obiettivo di “far pervenire la visione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky riguardo agli sforzi di pace e alla coordinazione delle azioni comuni in questa settimana estremamente importante”. Il ministro ha sottolineato che le parti hanno discusso la logica dei passi successivi, condividendo le proprie soluzioni e posizioni sul futuro di una risoluzione del conflitto. “Ho incontrato il Segretario di Stato degli USA Mark R. Rubio e il senatore Lindsey Graham ad Antalya, per trasmettere chiaramente la visione dell’Ucraina e confermare il nostro impegno a trovare una soluzione pacifica. È importante avere un’unica comprensione delle azioni future, perciò abbiamo accuratamente discusso la logica dei prossimi passi e scambiato opinioni sui modi per raggiungere la pace”, ha dichiarato Sibiga nel suo comunicato. Nella sua dichiarazione, il diplomatico ha sottolineato che l’Ucraina conferma con forte convinzione “l’impegno saldo e coerente negli sforzi di pace da parte della leadership degli Stati Uniti”. Ha espresso gratitudine per il supporto attivo e la partecipazione degli Stati Uniti in questo processo, evidenziando anche la disponibilità dell’Ucraina a continuare la collaborazione in condizioni reciprocamente vantaggiose. “Siamo convinti che il dialogo costruttivo e il reciproco comprendersi siano fattori chiave per il raggiungimento della pace. Allo stesso tempo, sottolineiamo che la Russia deve rispondere reciprocamente alle nostre proposte e iniziative, poiché ogni rifiuto di collaborare mette a rischio un’ulteriore escalation del conflitto”, ha evidenziato il ministro. Ha aggiunto inoltre che lo stesso giorno, nel quadro di incontri diplomatici, i rappresentanti ucraini hanno discusso con i rappresentanti dei principali paesi europei sulle “misure decisive” nei confronti della Russia, in particolare la possibile imposizione di nuove sanzioni che rafforzino la posizione di Kiev nel mondo e favoriscano gli sforzi diplomatici per costringere l’aggressore alla pace. Prima di questo, in vista dell’incontro di Antalya, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto un appello, esprimendo la speranza di ricevere informazioni chiare dalla Russia riguardo ai delegati che parteciperanno ai futuri negoziati inTurchia. Zelensky ha affermato che, dopo aver definito i partecipanti, stabilirà i passi successivi e la strategia per risolvere il conflitto, sottolineando che questo processo è decisivo per il futuro dell’Ucraina. Un’ulteriore tensione è stata generata dalle notizie sulla possibile visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e del suo collega russo Vladimir Putin. Secondo le fonti delle autorità ucraine, se Putin rifiuterà di recarsi in Turchia, ciò sarà un segnale di mancanza di volontà russa di risolvere la guerra. Il capo dell’ufficio del presidente, Andrij Yermak, ha insistito che l’ignorare tale invito da parte del Cremlino contribuisce al peggioramento della situazione diplomatica e ostacola qualsiasi tentativo di pace. Per quanto riguarda il funzionamento del formato negoziale stesso, il 14 maggio il presidente russo Vladimir Putin ha approvato la composizione della delegazione per partecipare alle consultazioni bilaterali con l’Ucraina in Turchia, previste per il 15 maggio. Tuttavia, il nome del presidente russo non figura ufficialmente nell’elenco dei delegati, cosa che viene percepita negativamente dalla parte ucraina, dato che l’assenza del leader di Mosca ai colloqui è vista come un segnale di debolezza e di mancato desiderio di negoziare seriamente. Nel frattempo, le parti del mondo continuano a concentrarsi sulla possibilità di un dialogo diplomatico. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato che non ha intenzione di recarsi in Turchia per partecipare ai negoziati previsti tra Russia e Ucraina. Questo evidenzia ancora una volta la complessità e le ambiguità della situazione internazionale attorno al futuro della risoluzione del conflitto, poiché gli USA continuano a sostenere l’Ucraina, ma non mostrano disponibilità a partecipare personalmente ai negoziati in Turchia. In definitiva, la situazione intorno ai futuri negoziati rimane tesa, e gli sforzi diplomatici sono critici per le prospettive di pace. Si prevede che nelle prossime settimane emergano quali fattori culturali e politici consentiranno di raggiungere un compromesso o, al contrario, rafforzeranno la divisione negli sforzi internazionali di risoluzione del conflitto.

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