Zelenskij ha quasi rinunciato ai negoziati a Istanbul: Stati Uniti ed Europa lo hanno convinto a tornare al tavolo dei negoziati

Chas Pravdy - 14 Maggio 2025 21:37

Dopo lunghe trattative e consultazioni diplomatiche, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskij è stato costretto a concordare la partecipazione ai futuri negoziati con la Russia a Istanbul, previsti per il 15 maggio. Questa informazione è confermata da fonti vicine ai vertici diplomatici, che citano l'autorevole quotidiano americano The Washington Post, basato su dati ottenuti da due diplomatici non identificati. Secondo "European Pravda" e fonti diplomatiche, la situazione intorno ai potenziali negoziati in Turchia si stava sviluppando in modo così teso che Zelenskij era addirittura disposto a rinunciare alla loro svolgimento. Un funzionario di alto livello ha riferito che il leader ucraino era molto deluso dall'andamento degli eventi ed esprimeva l'intenzione di non consentire nemmeno l'incontro tra la delegazione ucraina e i rappresentanti della Russia a Istanbul. "Zelenskij non vedeva senso nel viaggio", ha dichiarato una fonte anonima a The Washington Post. Tuttavia, gli Stati Uniti e i loro colleghi europei hanno attivamente persuaso la parte ucraina dell'importanza di un passo diplomatico. In particolare, i diplomatici statunitensi ed europei hanno sottolineato in privato che per l'Ucraina è vitale avere rappresentanti di alto livello a Istanbul. In questo contesto, si ha insistito sulla partecipazione del capo dell’Ufficio del Presidente, Andrij Yermak, e del ministro degli Esteri, Andrij Sybiga, che dovevano essere presenti ai negoziati. Un ruolo particolare in questo processo è svolto dall’ambasciatore degli Stati Uniti, Steve Whitlock, che ha cercato di convincere i colleghi ucraini che partecipare a negoziati diretti con la Russia porta a vantaggi reciproci. "Se la delegazione ucraina sarà presente e quella russa no, questo potrebbe avere gravi conseguenze per Mosca. E se le due parti si siedono al tavolo, questo potrebbe avvicinare un tanto atteso cessate il fuoco", hanno riferito le fonti. D'altra parte, uno dei funzionari ucraini, che ha preferito rimanere anonimo, ha sottolineato che Zelenskij insiste ancora per un incontro con Vladimir Puttin direttamente in Turchia. "Perché proprio con Puttin? Perché una discussione seria sulla fine della guerra e sulla cessazione delle uccisioni deve avvenire con chi prende le decisioni chiave nel Cremlino", ha spiegato l'interlocutore. Si segnala che, in prossimità, il leader ucraino aveva annunciato un incontro programmato per giovedì con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ad Ankara. Tuttavia, ha sottolineato che, se Putin accetterà di venire a Istanbul e di condurre i negoziati lì, il capo del Cremlino, insieme al leader turco, arriverà direttamente a Ankara. Secondo molti esperti, questo potrebbe modificare significativamente il formato e le prospettive del processo negoziale. Contemporaneamente, le informazioni provenienti da fonti ufficiali e le dichiarazioni di alto livello aggiungono un certo grado di incertezza. L’ex presidente statunitense Donald Trump ha commentato sulla possibilità della partecipazione di Putin ai futuri negoziati in Turchia, osservando che attualmente non ci sono dati certi sulla sua presenza al tavolo dei negoziati. Ciò evidenzia la imprevedibilità e la complessità dei passi diplomatici in questo conflitto, nonché l'importanza di qualsiasi decisione per raggiungere la pace. In sintesi, anche se Zelenskij era disposto a astenersi dai negoziati in Turchia, sotto la pressione degli alleati occidentali e dei convincimenti diplomatici, ha comunque acconsentito a parteciparvi. L’esito di questa mossa diplomatica determinerà l’andamento futuro del conflitto, nonché la possibilità di raggiungere la tanto attesa pace e stabilità in Ucraina.

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