Polonia ha ufficialmente smentito qualsiasi intenzione di schierare le proprie forze militari durante una potenziale risoluzione del conflitto sul territorio ucraino

Chas Pravdy - 14 Maggio 2025 14:45

Questo si è verificato a seguito delle dichiarazioni dell'inviato speciale americano, che hanno suscitato un notevole scalpore e un desiderio di trasparenza nei circoli diplomatici e militari della regione. Il ministro degli Esteri della Polonia, Radosław Sikorski, ha sottolineato ai giornalisti che lo stato polacco non ha in programma di inviare le proprie truppe nei territori ucraini. Questa affermazione è stata fatta in risposta alla dichiarazione di Keith Kellogg, inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, fatta il 13 maggio. Nel suo discorso, il diplomatico americano ha evidenziato che, in relazione alla possibile conclusione della fase calda della guerra tra Russia e Ucraina, si potrebbero discutere la presenza di forze militari internazionali nell’area occidentale dell’Ucraina, a ovest del Dnipro. Secondo lui, potrebbero essere coinvolti anche soldati polacchi. Tuttavia, in questa vicenda le parole “potrebbero essere” hanno provocato nei pubblici ucraino e polacco una reale preoccupazione e incertezza riguardo ai piani futuri. Per rispondere a queste preoccupazioni, Radosław Sikorski ha sottolineato che tali dichiarazioni sono “manipolative” e speculative. Il ministro ha rimarcato che i politici e i leader militari polacchi hanno più volte confermato che la partecipazione della Polonia a qualsiasi operazione internazionale non prevede la presenza di truppe polacche sul territorio ucraino. “Le dichiarazioni di Kellogg sono un’interpretazione eccessiva o una spiacevole manipolazione,” ha evidenziato nel suo intervento il capo della diplomazia. “E anche se si discute di supporto aereo, logistica e sicurezza dei confini, le autorità polacche hanno chiaramente fatto capire che tutte le misure saranno limitate a assistenza tramite supporto aereo, possibilità di operazioni logistiche e, soprattutto, la difesa di una frontiera di oltre 600 chilometri con Russia e Bielorussia. Tutto ciò con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle forze militari che potrebbero essere impiegate nelle regioni di Kharkiv o Lviv.” In precedenza, a livello delle élite militari e politiche polacche, si era ripetutamente sottolineato che non è previsto né considerato un possibile scenario il dispiegamento di truppe polacche nelle regioni sotto controllo ucraino. Anche il ministro della Difesa della Polonia, Władysław K㉧śniak-Kamysz, ha dichiarato chiaramente che il suo paese non intende partecipare a missioni militari sul suolo ucraino, questo come segno di comprensione della delicatezza della politica mondiale in questa crisi. Contemporaneamente, le cerchie politiche in Polonia rimangono tese. Il leader del più grande partito di opposizione, Jarosław Kaczyński, ha espresso sospetti su accordi occulti e possibili inganni da parte del premier Donald Tusk riguardo al diretto coinvolgimento militare polacco nel conflitto in Ucraina. Secondo lui, i funzionari di alto livello avrebbero potuto ingannare il pubblico, mentre nei retroscena della diplomazia si parla solo di aiuto tecnico — voli di supporto, sicurezza dei confini e sostegno logistico. Nonostante tutte le rassicurazioni delle autorità ufficiali, la questione della presenza di truppe straniere nel centro e nell’est dell’Europa rimane aperta. La maggior parte degli analisti concorda nel ritenere che qualsiasi coinvolgimento diretto delle truppe polacche nel combattimento o il loro dispiegamento in Ucraina possa provocare un’escalation del conflitto e rappresentare una questione diplomatica complessa, da discutere ai massimi livelli della comunità internazionale.

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