Nel Cremlino si mantiene il silenzio riguardo alla composizione della delegazione russa destinata a partecipare ai negoziati previsti per il 15 maggio a Istanbul

Sebbene le autorità ufficiali non forniscano risposte concrete, sono emerse alcune indiscrezioni da fonti russe, che indicano una situazione di complesso e ancora non completamente definito accordo politico su questo importante passo diplomatico. Il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, ha confermato che la delegazione russa intende arrivare a Istanbul il giorno dei negoziati, tuttavia, al momento, il Cremlino non ha comunicato chi specifically partirà per la Turchia. Secondo le parole del portavoce del Cremlino, le informazioni ufficiali riguardo alla composizione della delegazione verranno annunciate solo dopo aver ricevuto istruzioni appropriate da Vladimir Putin. "Al momento, tali istruzioni non sono state date," ha dichiarato Peskov in un commento all'agenzia russa Interfax. Allo stesso tempo, ha sottolineato che la parte russa aspetterà le delegazioni ucraine a Istanbul giovedì, 15 maggio, e sarà pronta per le discussioni. Questa informazione si inserisce in un contesto di preparativi diplomatici ancora in fase di definizione. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha già confermato il suo desiderio di fungere da mediatore nei negoziati tra Kiev e Mosca. Ha rassicurato il collega ucraino Volodymyr Zelensky che la Turchia è pronta a organizzare un incontro in qualsiasi momento, ma ha aggiunto che la decisione finale sul formato e sul luogo delle negoziazioni dipenderà dalla parte russa. Zelensky ha comunicato che il suo incontro programmato con Erdogan si svolgerà il 15 maggio ad Ankara; tuttavia, secondo lui, se Putin acconsentirà a partecipare ai negoziati a Istanbul, l'incontro potrebbe aver luogo proprio lì, e anche il leader russo sarà atteso in Turchia. L'importanza di questa iniziativa diplomatica viene rafforzata dalla partecipazione degli inviati speciali americani. Steve Witkoff e Keith Kellogg, incaricati di promuovere il processo negoziato, intendono recarsi a Istanbul il 15 maggio nell'ambito di un'azione diplomatica coordinata. Al momento, non è escluso che proprio in quella data si possa svolgere un incontro diretto tra rappresentanti di Ucraina e Russia. Nel contempo, il capo dell’ufficio del presidente, Andriy Yermak, ha sottolineato che un rifiuto di Putin di recarsi in Turchia rappresenterebbe un segnale simbolico dell'incapacità di Mosca di trovare soluzioni migliori, aggravando ulteriormente la escalation del conflitto. Il Cremlino, da parte sua, continua a insistere sulla preparazione dei negoziati a Istanbul, senza commentare i dettagli e senza informare il pubblico circa la possibile composizione delle delegazioni. Secondo le fonti ufficiali russe, il processo non è ancora concluso e richiede ulteriori consultazioni. Inoltre, non ci sono commenti concreti riguardo al formato diplomatico o alle eventuali decisioni che potrebbero essere raggiunte durante questo incontro. Attualmente, la situazione intorno ai piani negoziali rimane tesa e in evoluzione. In attesa di dichiarazioni ufficiali e conferme, la comunità internazionale osserva con attenzione lo sviluppo degli eventi, auspicando che la strada diplomatica possa riaprire la possibilità di fermare il conflitto e trovare soluzioni di compromesso in questi tempi difficili per l’Ucraina e per tutta la regione.