L’Unione Europea si sta preparando all’introduzione di dazi doganali maggiorati sulle importazioni dall’Ucraina, suscitando preoccupazione tra gli esportatori ucraini e le autorità del paese

Secondo una fonte autorevole come il quotidiano Financial Times, a breve potrebbero entrare in vigore nuove tariffe sensibilmente aumentate, che influenzeranno notevolmente il flusso commerciale ucraino con i paesi dell'UE. Questa decisione fa parte di una strategia più ampia dell'Unione Europea, che prevede la cessazione del regime temporaneo di esenzione dai dazi per i prodotti ucraini, instaurato ancora nel 2022, riporta "EuroProsvita" citando FT. Secondo le fonti, la principale motivazione di tali misure è la preparazione alla fine dell'attuale accordo, che ha temporaneamente sospeso i dazi in risposta all'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina. Questa misura senza precedenti è stata adottata nel contesto di sfide politiche ed economiche, anche a causa delle proteste del Union Europea degli Agricoltori e di alcuni stati membri, tra cui Polonia, Francia e altri, che hanno avvertito un impatto negativo sull'economia interna a causa dell'importazione di prodotti agricoli ucraini. Fonti diplomatiche segnalano che i cambiamenti sono pianificati già nelle prossime settimane e riguarderanno non solo la cessazione delle agevolazioni esistenti, ma anche restrizioni sui regimi di quote per il commercio privo di dazi. La situazione è particolarmente critica per i prodotti agricoli – in particolare mais, grano, zucchero e pollame – fondamentali per l'export ucraino. Si prevede che la quota annuale di importazione di mais diminuisca da 4,7 milioni a soli 650 mila tonnellate, mentre le aziende del settore avicolo avranno accesso a quantità inferiori di volume senza dazi, passando da 57,1 mila a 40 mila tonnellate. Questa decisione provoca forte opposizione nel campo politico e tra le imprese ucraine. È noto che a fine aprile "EuroProsvita" riferiva che la Commissione Europea non prevedeva più di prorogare il regime di preferenze commerciali autonome per l'Ucraina – noto come "libertà commerciale" – che scadrà il 5 giugno. Al suo posto, l'UE sta preparando un nuovo accordo di libero scambio che stabilirà i termini di liberalizzazione e sostituirà gradualmente le misure transitorie. Il presidente della commissione commercio del Parlamento europeo, Bernd Lange, ha espresso forte preoccupazione riguardo a questa decisione, definendola "un segnale molto negativo per l'Ucraina". Secondo lui, ulteriori restrizioni alle quote e aumenti dei dazi potrebbero rafforzare la pressione economica e rendere più difficile per i produttori ucraini accedere al mercato UE. Un altro aspetto importante di questa vicenda è rappresentato dal voto del 8 maggio del Parlamento europeo, che ha approvato l'introduzione di un regime speciale per l'esportazione di acciaio e ferro dall'Ucraina, in attesa della cessazione, dal 6 giugno 2025, delle attuali preferenze autonome. Ciò significa che fino a quella data i fornitori ucraini resteranno prive di agevolazioni speciali, e l'UE sta cercando modi per facilitare una transizione graduale verso il nuovo modello commerciale. Nel contesto di questi cambiamenti, è essenziale considerare tutte le sfumature delle discussioni e possibili compromessi tra le parti. Alla vigilia della revisione ufficiale dell'accordo commerciale, i diplomatici ucraini ed europei stanno già negoziando i dettagli delle nuove regole, incluso il possibile ridimensionamento delle quote, per evitare di sovraccaricare i mercati interni e ridurre l'impatto negativo delle esportazioni ucraine sui prezzi. Gli analisti evidenziano che queste misure cambiano lo status quo delle relazioni tra Ucraina e UE, e probabilmente influenzeranno la cooperazione nel settore agricolo, industriale e del trasporto di merci. Gli agricoltori e le imprenditorie ucraine manifestano già preoccupazione per le potenziali perdite, soprattutto in un momento in cui il paese affronta numerosi sfidi causati dalla guerra e dall’instabilità economica. In conclusione, la situazione intorno al futuro regime commerciale con l’UE resta tesa. L'Ucraina si sta preparando a nuove condizioni che potrebbero limitare significativamente le sue possibilità nel mercato europeo. Allo stesso tempo, le autorità invitano a un dialogo costruttivo e alla ricerca di compromessi per evitare i peggiori scenari e fornire alle imprese ucraine le condizioni di commercio più favorevoli in futuro.