Piani di Zelensky prevedono di partecipare a un evento storico: la cerimonia inaugurale del nuovo Papa Ratzinger
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non esclusa la possibilità di essere presente personalmente alla cerimonia solenne di insediamento di Leone XIV al Vaticano, prevista per domenica 18 maggio. Si tratta di un evento significativo non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per la diplomazia ucraina e il dialogo internazionale nel contesto delle sfide attuali. Secondo quanto divulgato in un’intervista all’agenzia Reuters, il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak ha comunicato che il leader ucraino intende partecipare a questa importante cerimonia, se le circostanze e la situazione di sicurezza lo consentiranno. Nell’intervista, Yermak ha precisato che il viaggio al Vaticano è possibile, ma viene affrontato con cautela a causa dell’elevato livello di tensione e dell’intenso programma di lavoro del capo dello stato. “Il presidente ha in programma di essere a Roma domenica, ma bisogna considerare che nel nostro calendario di questa settimana ci sono anche altri impegni importanti, tra cui negoziati previsti in Turchia," ha affermato. Ha inoltre sottolineato che, anche in periodo di guerra, quando le circostanze sono molto complicate, Zelensky cerca di sfruttare al massimo tutte le opportunità di contatto diplomatico e incontri di alto livello. Il capo dell’ufficio presidenziale ha anche aggiunto che l’Ucraina apprezza il canale diplomatico che apre la possibilità di incontri informali al Vaticano durante la messa. Questa, a suo avviso, rappresenta una piattaforma eccellente per incontri con i leader della comunità internazionale. Ha ricordato, in particolare, il successo della conversazione telefonica tra Zelensky e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha confermato la possibilità di incontri produttivi nei momenti di eventi ufficiali. Un altro tema importante di discussione è stato il primo colloquio telefonico tra Zelensky e il neo-eletto Papa Leone XIV, avvenuto alcuni giorni fa e accolto positivamente da entrambe le parti. Come ha sottolineato Yermak, il Papa ha manifestato un sincero interesse e parole di sostegno per l’Ucraina, promettendo di fare tutto il possibile per raggiungere una pace giusta e duratura nel nostro paese. Ciò alimenta l’ottimismo riguardo alle future iniziative di dialogo e sforzi diplomatici in un contesto segnato dalle tragiche vicende dell’Ucraina. Il nuovo Papa, il 69enne Roberto Prevo, eletto il secondo giorno di conclave, si è già dimostrato come sostenitore di vedute moderate ed equilibrate nella Chiesa cattolica. La sua scelta è considerata un segnale di intenzione di preservare l’eredità del suo predecessore, Papa Francesco. Nella sua prima omelia domenicale, Leone XIV ha toccato temi cruciali, invitando a una pace giusta e forte in Ucraina, esprimendo il desiderio di promuovere unità e stabilità in questa regione in conflitto. L’intensificarsi delle iniziative diplomatiche in vista della speciale cerimonia al Vaticano dimostra la volontà delle autorità ucraine di instaurare nuovi contatti e coinvolgere la comunità internazionale nella risoluzione della crisi in Ucraina. Allo stesso tempo, molti esperti sottolineano che, in condizioni attuali, la partecipazione di politici di alto livello a tali riti religiosi ha un valore strategico: non solo è una tradizione diplomatica, ma anche un simbolo di sostegno e solidarietà, soprattutto nel contesto delle sfide militari. In generale, a Kiev e sulla scena internazionale si discute attivamente del possibile viaggio di Zelensky al Vaticano, poiché la sua presenza alla cerimonia di insediamento del nuovo leader della Chiesa cattolica potrebbe recare un messaggio importante per l’Ucraina e il mondo. Si tratterebbe di una manifestazione di sostegno spirituale e di dialogo diplomático, particolarmente significativa in momenti di crisi interna ed esterna. Indipendentemente dalla decisione finale, questo evento ha tutte le possibilità di diventare uno dei momenti chiave nel calendario delle politiche estere dell’Ucraina di quest’anno. E, sebbene fattori climatici e di sicurezza possano influenzare la realizzazione del viaggio, la prospettiva di attuarlo dà nuovo impulso al dialogo internazionale e al rafforzamento delle posizioni dell’Ucraina sulla scena mondiale.