In Ucraina sono state smantellate una vasta rete di truffatori che operava al di fuori del paese, causando perdite milionarie ai cittadini europei

Chas Pravdy - 13 Maggio 2025 13:49

Nel quadro di una operazione congiunta di forze dell'ordine ucraine e ceche è stata svelata e fermata un'organizzazione criminale che aveva istituito un ampio call center nel territorio della Transcarpazia e, tramite piattaforme di investimento fraudolente, aveva truffato centinaia di cittadini dei paesi dell'Unione Europea, provocando loro perdite di milioni di euro. A comunicarlo è stato il servizio stampa della polizia ceca, citando le informazioni delle autorità ucraine e del Centro europeo di lotta alla criminalità informatica di Europol. Secondo le informazioni, l'operazione speciale si è svolta alla fine di aprile - inizio maggio ed è il risultato di uno sviluppo congiunto di sei mesi tra le strutture ucraina, ceca con il supporto di Europol. Durante i raid sono state arrestate 70 persone sospette, di cui quattro ritenute responsabili di aver diretto questa organizzazione criminale. È stata sequestrata una grande quantità di attrezzature tecniche – centinaia di computer, server e strumenti di comunicazione utilizzati per le attività illecite. Lo stesso call center, situato in un edificio modernizzato su due piani nella regione della Transcarpazia, era dotato di un sistema integrato di controllo elettronico, centinaia di telecamere di videosorveglianza e un sistema di pass elettronici che consentiva di monitorare ogni movimento dei dipendenti. All’interno si trovavano anche i server propri, mentre il perimetro era presidiato da personale di sicurezza armato. Le forze dell’ordine hanno eseguito perquisizioni non solo nell’ufficio ma anche nelle abitazioni dei sospetti, contribuendo a raccogliere ulteriori prove della loro partecipazione e modalità operative. Secondo le stime preliminari, in Repubblica Ceca i truffatori hanno sottratto circa 9 milioni di corone ceche – oltre 360.000 euro – a 37 cittadini. Gli e-mail writer avevano creato piattaforme di investimento false con poche e apparentemente innocue caratteristiche sospette, permettendo loro di ingannare le potenziali vittime. I truffatori avevano ideato uno schema complesso: avevano sviluppato applicazioni mobili che consentivano l’accesso remoto ai dispositivi delle persone truffate. Durante l’interazione costringevano i clienti a scaricare software maligno, ottenendo così il controllo sui dispositivi. Successivamente, gli autori dei crimini trasferivano le somme investite in criptovalute, complicando così le indagini sui ricavi illeciti e conservando l'anonimato. Le dimensioni dell’operazione sono tali che il numero potenziale di vittime in tutta l’Unione Europea potrebbe arrivare a decine di migliaia, mentre i danni a livello comunitario sono già di milioni di euro. Le valutazioni finali sono ancora in corso, ma secondo le stime preliminari i danni causati sono significativi. Oltre alla fase attiva delle operazioni, le attività di intelligence hanno incluso perquisizioni in un ufficio completamente attrezzato in uno dei quartieri residenziali della regione. Sono stati trovati interi server contenenti archivi e dati che confermavano la partecipazione alle truffe. Durante le indagini sono stati sequestrati centinaia di dispositivi di rete, inclusi apparecchi di comunicazione, telefoni e computer, che sono rapidamente diventati prove preziose nel procedimento penale. Le forze dell’ordine hanno già presentato accuse ai capi dell’organizzazione criminale per reati di frode in particolare grave secondo il codice penale ucraino. A loro viene contestato un massimo di 12 anni di reclusione con confisca dei beni. Le indagini sono ancora in corso e i magistrati intendono stabilire tutti i collegamenti e le circostanze riguardanti altri individui coinvolti in questa rete fraudolenta. È importante sottolineare che questa vicenda rappresenta un esempio emblematico della lotta contro il delitto transfrontaliero, che coinvolge attivamente schemi di criminalità digitale e cybercrimini. Il governo ucraino e quello ceco dimostrano la loro coesione e disponibilità a combattere la criminalità organizzata in tutte le sue forme, contribuendo alla chiusura di vaste reti criminali e al ritorno alla giustizia dei cittadini vittime.

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