Дonald Trump ha definito l’Unione Europea “ molto peggiore della Cina” nel contesto delle relazioni commerciali, sottolineando ancora una volta le tensioni nelle relazioni bilaterali con Bruxelles

Il presidente americano, commentando le prospettive di un nuovo accordo commerciale con l'UE, ha espresso giudizi sprezzanti nei confronti dell’Europa, insinuando un suo trattamento ingiusto verso gli Stati Uniti e le restrizioni proposte. Secondo Trump, dopo l’accordo commerciale con la Cina, la situazione con l’Unione Europea lascia a desiderare. “L’Unione Europea in molti aspetti importanti è peggiore della Cina”, ha dichiarato in una recente intervista, aggiungendo: “Si accontenteranno sicuramente. Vedrete. Abbiamo tutte le carte in mano”. Il capo della Casa Bianca ha evidenziato che gli Stati Uniti possiedono potenti leve di negoziazione e non si lasceranno ingannare né costringere a fare concessioni. Allo stesso tempo, in un contesto opposto, Trump ha espresso parole positive nei confronti della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, definendola “fantastica” e riponendo speranze in un rapido incontro con lei. Ciò evidenzia una contraddizione nelle sue posizioni riguardo al ruolo di lei nelle negoziazioni e una contraddizione interna nelle relazioni diplomatiche tra USA e UE. Complessivamente, la situazione sui negoziati commerciali tra Washington e Bruxelles resta tesa. Nonostante alcuni round di negoziati, nessuno ha portato a progressi significativi, e la questione di abolire dazi e tariffe rimane aperta. Ad aprile di quest’anno, Trump aveva assicurato che gli USA e l’Unione Europea concluderanno un nuovo accordo commerciale, ma ad oggi non si rilevano progressi. L’UE, di risposta, sta considerando l’introduzione di dazi su aerei e automobili americani, per costringere Washington ad annullare le tariffe attuali e promesse contro l’Europa. Queste misure fanno parte di una strategica lotta per l’influenza economica e il ruolo nelle negoziazioni commerciali, che attualmente sono in una profonda stagnazione.