Per la prima volta nella storia dell’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha parlato con il neo-eletto Papa Leone XIV e ha immediatamente espresso l’invito a visita a Kiev

Questo confronto tra i cuori umani e gli sforzi diplomatici è stato un passo segnato nel processo di ricerca di un futuro di pace e comprensione, così necessario per il nostro paese. L’incontro si è svolto in un’atmosfera molto calda e professionale. Il dialogo ispirato tra Zelensky e il Pontefice è stato il primo, ma è già rimasto nella memoria come l’inizio di una nuova epoca di dialogo tra l’Ucraina e il Vaticano. Secondo le parole del leader ucraino, ha ringraziato il Papa per il sostegno e il riconoscimento del popolo ucraino, così come per i discorsi sull’importanza di raggiungere una pace giusta, durevole e comprensiva. Zelensky ha sottolineato che una posizione speciale in questo dialogo occupa la questione dell’ottenimento di libertà per i prigionieri e il ritorno dei bambini ucraini deportati dalla Russia, auspicando che il Vaticano possa aiutare nel ritorno di queste persone alle loro case. Il presidente ha annunciato di aver raggiunto un accordo con i partner internazionali circa l’avvio di una pausa completa, senza condizioni e di tre settimane nei combattimenti — il cosiddetto “corridoio verde” per cessare il fuoco. Questo è il primo passo verso una pace duratura, che l’Ucraina è pronta a sostenere ulteriormente, a condizione di azioni adeguate da parte della Russia. Al contempo, Zelensky ha confermato la sua disponibilità a qualsiasi formato di negoziato, inclusi i colloqui diretti, per porre fine a questa guerra il prima possibile. Secondo lui, l’Ucraina fa tutto il possibile per raggiungere la pace e attende una risposta da Mosca. Inoltre, il presidente ucraino nel suo discorso ha rivolto al Papa un invito ufficiale a visitare il nostro paese con un viaggio apostolico. Questo passo, secondo Zelensky, potrebbe diventare un simbolo di rafforzamento del sostegno internazionale e dare nuova energia alla lotta del popolo ucraino per libertà e dignità. “Una tale visita porterebbe vera speranza e sostegno a tutti i fedeli e cittadini dell’Ucraina”, ha sottolineato il capo dello Stato. Tra il governo e il Vaticano sono stati raggiunti anche accordi sul mantenimento di contatti ulteriori e sulla pianificazione di un incontro personale nel prossimo futuro. Un aspetto importante di questa iniziativa diplomatica è la volontà di entrambe le parti di mantenere il dialogo e lavorare insieme nel trovare vie d’uscita dal conflitto. Ancora pochi giorni fa, il mondo è stato sorpreso dalla notizia: all’inizio di maggio, il cardinale americano Robert Francis Prevo, noto per la sua posizione attiva e profonda comprensione delle questioni internazionali, è stato eletto come il nuovo Papa Leone XIV. Politici e attivisti ucraini avevano già allora espresso speranza che il nuovo capo del Vaticano sostenesse gli sforzi del popolo ucraino per raggiungere una pace giusta e duratura. L’evolversi degli avvenimenti ha confermato questa speranza: l’11 maggio, Papa Leone XIV nel suo primo discorso ufficiale ha chiesto un immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza, sottolineando l’importanza di rispettare la vita umana e di liberare gli ostaggi. Questo è un segnale alla comunità internazionale che in questa crisi globale, diplomazia e sostegno reciproco sono i nostri strumenti principali per ottenere una pace duratura. Quindi, questo primo dialogo tra il presidente dell’Ucraina e il nuovo Papa Leone XIV rappresenta un passo importante nel processo di risoluzione diplomatica, nel sostegno globale e nella ricerca di compromessi. L’Ucraina ha fatto e sta facendo tutto il possibile per ripristinare la pace e la stabilità interna, e l’invito ad agire da parte del Vaticano — forse — potrà essere quel impulso utile a superare questo conflitto e tornare alla vita pacifica.