Кallas insiste: senza cessate il fuoco i negoziati con la Russia sono impossibili

La principale diplomatica dell’Unione Europea, Kaia Kallas, sottolinea apertamente la necessità di un cessate il fuoco prima di iniziare qualsiasi negoziato con la Russia per risolvere il conflitto in Ucraina. Nella sua dichiarazione ha evidenziato che attualmente nessun passo diplomatico avrà successo finché le azioni militari russe non si fermeranno, poiché senza ciò non è possibile trovare un vero dialogo e accordo tra le parti. Fonte: "European Pravda" con riferimento al profilo in inglese del quotidiano The Guardian. I dettagli delle dichiarazioni di Kallas contengono un aspetto importante – ha richiamato l’attenzione sugli attacchi recenti della Russia contro l’Ucraina, in particolare su oltre 100 droni russi con cui Mosca ha effettuato un’aggressione notturna. Ha sottolineato che proprio queste azioni dimostrano l’assenza di una reale volontà della Russia di condurre un dialogo costruttivo, anzi – di giochi e provocazioni che complicano qualsiasi processo di risoluzione pacifica. “Dobbiamo esercitare pressione sulla Russia affinché finalmente desideri la pace e si sieda al tavolo negoziale con l’Ucraina,” – ha affermato. Allo stesso tempo ha accusato Mosca di inganni grossolani e di mancato rispetto degli impegni, sottolineando: “Se continuano a bombardare l’Ucraina, se non verrà dichiarato un cessate il fuoco, qualsiasi tentativo di negoziare sotto bombardamenti è inutile e poco efficace.” Un altro punto importante riguarda la posizione di altri attori chiave. Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha dichiarato che se le intenzioni della Russia di un possibile viaggio a Istanbul sono solo un modo artificiale per ritardare il tempo o creare un’illusione di processo diplomatico, allora quell’incontro perde ogni senso. Secondo lui, è importante concentrarsi su passi concreti per mettere fine alla guerra, e non su illusioni o giochi diplomatici. Ricordiamo che in precedenza il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato l’intenzione di condurre negoziati diretti con Kiev a Istanbul il 15 maggio. Questo ha suscitato grande risonanza sulla scena internazionale, anche negli USA. Così, l’ex presidente Donald Trump ha dichiarato che chiede all’Ucraina di accettare un incontro con i vertici russi in questa città, assicurando che un tale passo potrebbe aiutare a fermare la guerra. Dal canto suo, il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha già mostrato apertura ai negoziati. Nel suo ultimo discorso ha affermato di essere disposto a discutere personalmente le condizioni di pace con il presidente russo a Istanbul giovedì, 15 maggio. Questa decisione crea tensione e speranze di un possibile dialogo tra le parti, anche se restano molte incertezze riguardo alle reali intenzioni e alla disponibilità a un costruttivo compromesso da entrambe le parti. È evidente che da parte ucraina si cerca di raggiungere la pace e stabilizzare la situazione, mentre dalla Russia si continua per ora a ignorare le richieste della comunità internazionale riguardo alle condizioni per mettere fine alle ostilità. È importante sottolineare che il mondo osserva con preoccupazione gli sviluppi e spera che la diplomazia prevalga su paure e devastazioni.