«Coalizione dei Decisi»: Macron ha annunciato una conversazione urgente con Zelensky e i colleghi europei in un contesto di richieste e minacce di nuove sanzioni alla Russia

Chas Pravdy - 12 Maggio 2025 16:37

Lunedì 12 maggio, il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto una dichiarazione importante annunciando l'intenzione di condurre nel pomeriggio una conversazione telefonica con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, così come con i colleghi di altri paesi europei. Lo scopo di questo dialogo è stato definito come l'armonizzazione di una posizione unitaria riguardo agli ultimi sviluppi nel contesto della guerra in Ucraina, nonché la risposta all'ultimatum per un cessate il fuoco di 30 giorni presentato dai paesi della «Grande Quattro» — Germania, Francia, Regno Unito e Polonia. Le dichiarazioni di Macron sono state riportate dai media francesi, tra cui il quotidiano Le Figaro e l'agenzia di stampa "European Pravda". Secondo il presidente francese, questa conversazione deve definire «limiti chiari» per le future azioni e trasmettere un messaggio inequivocabile — o la Russia è veramente intenzionata a cercare la pace, oppure le sue aspirazioni di negoziazione sono un’imitazione che richiede un rafforzamento della politica sanzionatoria. Di conseguenza, nelle capitali europee si preparano attentamente per uno scenario possibile — nel caso in cui la Russia rifiuti di accettare una tregua di 30 giorni — con l’introduzione di nuovi e più severi provvedimenti economici. In particolare, a Berlino si avvertono già che, se la situazione in Ucraina non si stabilizzerà entro la fine di questo lunedì, la Germania, insieme ai suoi alleati, inizierà i preparativi per un nuovo round di sanzioni contro la Russia. Dopo aver annunciato da Parigi, il Cremlino ha mantenuto il silenzio su una proposta di cessate il fuoco, ma ha dichiarato l’intenzione di condurre negoziati diretti con Kyiv — a Istanbul, in occasione di un incontro previsto per il 15 maggio. Al tempo stesso, il Cremlino sottolinea che il dialogo con l’Ucraina deve svolgersi senza ultimatumi e pressioni. Fonti del governo tedesco hanno aggiunto che, se entro la fine di lunedì le autorità ucraine non potranno attestare un cessate il fuoco completo su tutto il territorio del paese, Berlino e i suoi alleati europei inizieranno una preparazione attiva per un nuovo ciclo di sanzioni. Questo rappresenta un ulteriore segnale di crescente tensione e del desiderio di Europa di intensificare la pressione sulla Mosca per costringerla a tornare al tavolo dei negoziati. In risposta a questi segnali e all’ultimatum, il Cremlino ha risposto che con la Russia non si può «dialogare con linguaggio di ultimatum». I rappresentanti del Cremlino sottolineano che si tratta di un processo diplomatico complesso e che qualsiasi ultimatum complica ulteriormente la situazione e allontana la possibilità di raggiungere un accordo di pace. Allo stesso tempo, a Mosca si mantiene un atteggiamento di cautela e si esprime disponibilità al dialogo, ma senza condizioni dirette. Pertanto, la situazione in Ucraina è sempre più tesa. È ormai evidente che decisioni di intraprendere una strada fatta di sanzioni, negoziati diplomatici e tentativi di compromesso sono decisive per la stabilità futura della regione. Gli appelli alla Russia affinché dimostri la sua serietà e il desiderio di pace, così come le minacce di nuove sanzioni, mostrano che l’Occidente non intende restare in disparte ad aspettare che gli eventi si sviluppino. Allo stesso tempo, si fa sempre più urgente la domanda: è disposto il Cremlino a fare concessioni e quali passi potrebbero alleviare le tensioni e portare alla tanto attesa pace.

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