Ungheria consente la possibilità di riprendere le consultazioni con l’Ucraina sulle questioni delle minoranze nazionali

Chas Pravdy - 11 Maggio 2025 17:29

Nei circoli governativi di Budapest non escludono la possibilità di ripristinare il dialogo con Kiev riguardo alla cooperazione culturale e nazionale, in particolare in relazione alla risoluzione delle questioni relative alle minoranze. Dopo una lunga pausa, causata da accuse di spionaggio e conflitti diplomatici, le parti mantengono attualmente una posizione aperta al compromesso, sottolineando però l'importanza della fiducia e della reciproca comprensione. Dichiarando la propria disponibilità a riprendere le consultazioni, i rappresentanti ungheresi hanno comunicato che la loro posizione rimane flessibile e dipende dall'adozione di ulteriori passaggi e dallo sviluppo della situazione. Così, Levente Módor, rappresentante ufficiale del Ministero degli Affari Esteri di questo paese, ha sottolineato che una decisione definitiva sul reinizio del dialogo non è ancora stata presa, ma il paese non esclude questa possibilità, poiché mira a una risoluzione pacifica dei malintesi diplomatici. Nella sua dichiarazione, Módor ha osservato che gli ultimi eventi, in particolare le accuse dell'Ucraina di spionaggio, complicano notevolmente la fiducia tra i due Stati. Ha evidenziato che tali dichiarazioni influenzano molto negativamente l'obiettività e la sincerità delle intenzioni di dialogo nel risolvere le questioni attuali. "Vedremo cosa porterà il futuro", ha detto. "Rimaniamo aperti al dialogo e pronti a una discussione costruttiva, qualora i contatti con la parte ucraina vengano ripristinati". La storia di questa crisi diplomatica è stata da anni caratterizzata da tensioni. A metà maggio, Budapest ha improvvisamente cancellato le consultazioni previste per il 12 maggio sulle questioni delle minoranze nazionali, citando la situazione tesa sorta a seguito dello smascheramento da parte della Securità ucraina di una rete di spie che, probabilmente, operavano sotto le indicazioni dei servizi segreti ungheresi. Dopo questa dichiarazione, la parte ucraina ha accusato quella ungherese di attività di spionaggio e ha risposto con una legge sull'espulsione di due diplomatici dall'Ungheria. Di conseguenza, Budapest ha annunciato l'espulsione di due diplomatici ucraini, accusandoli di attività di intelligence illegale nella regione del Zakarpattia. Inoltre, in precedenza, a Budapest è stato arrestato ed espulso dal paese un ex funcionario ucraino. Questi provvedimenti hanno aggravato ulteriormente la tensione tra i due paesi e contribuito all'approfondimento della crisi di fiducia, che ha avuto un impatto diretto sulle questioni di cooperazione nel settore delle minoranze nazionali. Al tempo stesso, la parte ungherese sostiene di voler mantenere la diplomazia aperta e sottolinea l'importanza di un dialogo costruttivo per risolvere le controversie esistenti ed evitare nuovi conflitti in futuro.

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