Minaccia per la Crimea: la Russia ha annunciato un attacco massiccio di droni dall’Ucraina

Chas Pravdy - 02 Maggio 2025 07:39

Nella notte tra il 2 e il 3 maggio, le forze armate russe hanno riferito di un notevole acutizzarsi della situazione nella Crimea temporaneamente occupata, dichiarando di aver attaccato con un attacco massiccio di droni (UAV) obiettivi strategici e importanti basi militari sulla penisola. Questo è accaduto in un contesto di crescente tensione nella regione, presumibilmente come risposta alle azioni delle forze di difesa ucraine. A livello ufficiale, il Ministero della Difesa russo afferma di aver distrutto durante il giorno e la notte del 2 maggio più di cento droni nella penisola di Crimea dall’Ucraina. Secondo i dati delle autorità russe, nelle forze armate russe sono stati abbattuti 121 droni: 89 nel cielo sopra la Crimea stessa, altri 23 nell’area del Mar Nero vicino alla Costa Meridionale, e anche alcuni nelle regioni russe di Krasnodar, Orël, Belgorod e nel mar d’Azov. Le stime preliminari indicano una risposta difensiva attiva da parte dei russi che, secondo le loro informazioni, hanno abbattuto con sistemi missilistici o di difesa aerea 89 droni nel cielo della penisola e 23 nella zona marittima. Secondo i rapporti dei canali Telegram locali, in particolare «Vento di Crimea», di notte si sono registrati potenti scoppi in diversi insediamenti vicino agli aeroporti militari. In particolare, si sono denunciati esplosioni a Sebastopoli, Jankoy, Saki, Novofedorivka e Kacha, dove si trovano obiettivi militari di rilievo. Sono stati pubblicati anche video con suoni di esplosioni e immagini di incendi presso il villaggio Uglovo, vicino all’aeroporto di Kacha. Nelle segnalazioni sono state condivise anche foto di ampi incendi scoppiati dopo gli interventi di difesa aerea. La principale versione fornita dalla parte russa è quella di un successo nel distruggere la maggior parte dei droni attaccanti. In particolare, il cosiddetto «governatore» di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev, su Telegram ha comunicato che in città e nelle aree circostanti si svolge una lotta contro i droni. Secondo lui, le forze aeree e marittime russe, in collaborazione con le varie difese antiaeree, hanno già abbattuto 7 droni sul mare aperto a una distanza molto da riva. Ha anche assicurato che non ci sono stati danni significativi in città e che la situazione è sotto controllo. Alla fine della prima metà della notte, Razvozhayev ha comunicato che la flottiglia russa, utilizzando tutte le risorse disponibili, sta respingendo un’attacco combinato su larga scala, concentrato nella zona di Chersones, nella baia di Sebastopoli, e anche nei sobborghi dei cosiddetti «Kacha» e della zona ferroviaria di Bilogorodka. Sebbene, secondo lui, non siano stati causati danni seri alle infrastrutture o agli obiettivi militari, la situazione rimane tesa. Se già verso le prime ore del mattino le forze speciali russe hanno riferito di un forte sovraccarico dei sistemi di difesa, in particolare della temporanea interruzione del traffico sul ponte di Crimea. Il traffico è stato sospeso intorno alle 4 del mattino e ripreso solo dopo alcune ore, circa 2,5 ore più tardi, causando tensioni aggiuntive e difficoltà logistiche per la popolazione e gli obiettivi militari. Complessivamente, questa notte i media e le strutture militari russe hanno attentamente gestito la loro narrazione informativa per ridurre il livello di panico e mettere la situazione sotto controllo. Tuttavia, è evidente che le forze ucraine continuano a mantenere un alto livello di attività, rispondendo alle provocazioni russe e cercando di indebolire la strategica tesi di Mosca riguardo al controllo della Crimea. Non si esclude che questi eventi possano rappresentare una nuova escalation di tensione in tutta la regione, che, in vista della primavera-estate, continua a rimanere in uno stato di alta tensione e scenari di conflitto.

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