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Gli Stati Uniti hanno consegnato all’Ucraina caccia F-16 dismessi e non funzionanti, utilizzandoli come fonte di pezzi di ricambio per il servizio di apparecchiature militari già fornite o pianificate per la consegna

Chas Pravdy - 02 Maggio 2025 05:42

Questa informazione è resa nota da fonti delle forze aeree statunitensi e confermata dall’analisi di rapporti internazionali, in particolare dalla risorsa informativa The War Zone. Secondo un rappresentante del dipartimento della difesa degli Stati Uniti, gli USA hanno deciso di supportare il potenziale aereo ucraino proprio in questo modo: nel pacchetto di aiuti è stato incluso non solo aeromobili nuovi o riparati, ma anche apparecchi di guerra dismessi. “Gli Stati Uniti hanno integrato il sostegno all’Ucraina consegnando caccia F-16 dismessi e irrevocabilmente ritirati dal servizio, che vengono utilizzati esclusivamente come fonte di pezzi di ricambio per l’assistenza di aeromobili ucraini ed europei già ottenuti”, ha dichiarato una fonte militare. Questi caccia, avvolti da film termocontraente e privi di componenti chiave come ali, parti di coda, motori e carenature frontali, sono stati caricati su un aereo cargo Antonov An-124 con targa ucraina UR-82027. Il 26 aprile, questo velivolo ha effettuato un volo dall’aeroporto internazionale di Tucson, in Arizona, verso l’aeroporto di Rzeszów-Jasionka in Polonia. Questa località è da tempo diventata il principale hub logistico per la consegna dell’aiuto occidentale all’Ucraina, in particolare dell’aviazione militare. Va precisato che queste carcasse di F-16 provengono dal cosiddetto “cimitero degli aerei” – il 309° Gruppo di manutenzione e rigenerazione dell’aviazione (AMARG), situato presso la base aerea di Davis-Monthan vicino a Tucson. È una delle più grandi basi al mondo dedicate alla manutenzione e conservazione di apparecchiature militari, dove sono conservate e preservate centinaia di veicoli militari, molti dei quali già dismessi ma potenzialmente utilizzabili per il ritiro di pezzi di ricambio. Secondo le fonti, già all’inizio di aprile, il generale Christopher Cavoli, comandante del Comando europeo statunitense e comandante delle forze congiunte NATO in Europa, aveva informato il Senato degli Stati Uniti della preparazione di ulteriori F-16 per l’Ucraina. La quantità esatta e le condizioni di questi aeromobili rimaneva riservata, ma fonti aperte hanno indicato la possibile consegna di circa 85 caccia in diversi stati di usura. In particolare, di questa quantità, 24 aircraft sarebbero destinati ai Paesi Bassi, 19 alla Danimarca, 12 alla Norvegia e altri 10 sarebbero impiegati esclusivamente come fonte di pezzi di ricambio. Anche il Belgio ha annunciato l’intenzione di consegnare i propri 30 F-16 all’Ucraina. È importante sottolineare che non tutti questi esemplari entreranno immediatamente in servizio in Ucraina in condizioni belliche. Alcuni verranno usati per la formazione dei piloti ucraini presso il centro di addestramento europeo EFTC in Romania, un passaggio fondamentale per preparare i militari ucraini all’uso dei combattenti occidentali. Quindi, questa mossa dimostra la complessità e la lunga durata di un processo di sviluppo del potenziale aereo ucraino nel contesto della guerra contro la Russia. L’uso di aerei dismessi e non funzionanti come fonte di pezzi di ricambio rappresenta un compromesso strategico che consente di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili, riducendo i costi e accelerando la preparazione dei piloti ucraini nell’ambito del supporto militare internazionale. In conclusione, la situazione evidenzia la complessità dei processi logistici in tempo di guerra, le possibilità e le limitazioni dei sistemi moderni di aiuto militare e dimostra la volontà degli alleati occidentali di fornire all’Ucraina l’attrezzatura necessaria anche quando gli aerei più avanzati sono già stati dismessi dal servizio attivo.

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