«European Solidarity» insiste sulla necessità di un incontro urgente con Volodymyr Zelensky per discutere l’accordo firmato tra l’Ucraina e gli Stati Uniti riguardante l’uso delle risorse minerarie
La frazione politica di «European Solidarity» ha nuovamente sollevato il tema della trasparenza e della democraticità delle procedure di negoziazione dei trattati internazionali riguardanti le risorse strategiche del Paese. Su loro iniziativa, è stato rivolto un appello al presidente Volodymyr Zelensky affinché tenga un dialogo aperto e pubblico con i rappresentanti delle frazioni parlamentari e i gruppi di deputati, per chiarire tutti i dettagli dell’accordo firmato tra i governi ucraino e statunitense sulla cooperazione nel settore delle risorse minerarie. Secondo le informazioni divulgate nella dichiarazione della frazione, il pubblico e i deputati hanno appreso di questo importante documento internazionale principalmente dalle fughe di notizie nei media, mentre la conferma ufficiale e la dettagliata esposizione dei contenuti sono arrivate solo in seguito — dopo che era passato il picco di informazione. Ciò ha suscitato indignazione tra i deputati e i leader politici di «European Solidarity», che sottolineano come tali passi visibili dall’esterno siano inaccettabili per un Paese con un orientamento europeo, dove un dialogo aperto e costruttivo con il parlamento e la società rappresenta la base della legittimità di qualsiasi decisione importante. Secondo le parole dei rappresentanti della frazione, già lo scorso anno, durante una sessione plenaria, il presidente Volodymyr Zelensky aveva sottolineato la necessità di approvare una strategia nazionale di sviluppo sostenibile e aveva evidenziato l’importanza di un’azione coordinata con i partner internazionali sul tema dell’uso delle risorse minerarie. Tuttavia, osservano in «European Solidarity», il governo ucraino continua a nascondere i processi di preparazione di accordi importanti, mettendo in discussione la procedura e la regolarità con cui vengono approvati tali trattati. Questo, secondo gli oppositori, solleva dubbi sulla democraticità del processo e sulla trasparenza, e alimenta timori che tali documenti internazionali possano essere firmati a porte chiuse senza un adeguato coinvolgimento pubblico e controllo parlamentare. Un motivo di particolare preoccupazione per la frazione è la supposizione di una possibile violazione della Costituzione ucraina, poiché, a loro avviso, l’accordo firmato dovrebbe rispettare la legge fondamentale del Paese e non mettere in discussione la sovranità nazionale. In particolare, insistono sul fatto che nessun rappresentante straniero dovrebbe poter esercitare diritto di veto o influenzare decisioni strategiche riguardanti le risorse naturali dell’Ucraina senza previa approvazione da parte degli organi statali e della società civile. «European Solidarity» sostiene inoltre che nel quadro legislativo debba essere sancito il principio di parità di partnership con gli Stati internazionali, garantendo trasparenza nel processo decisionale e rigorosa aderenza agli impegni internazionali dell’Ucraina, specialmente in un contesto di integrazione europea. Sottolineano che le modalità di firma di accordi così importanti devono essere il più possibile trasparenti, e che le opinioni della società civile, degli esperti e delle istituzioni specializzate devono essere prese in considerazione. In particolare, nella dichiarazione si evidenzia che il testo dell’accordo, già firmato, avrebbe dovuto essere reso pubblico prima della firma e ampiamente discusso in Parlamento e con la società civile. Questo non solo accrescerebbe la legittimità del processo, ma aiuterebbe anche a prevenire possibili conflitti politici e giuridici in futuro. Allo stesso tempo, gli oppositori politici avvertono che qualsiasi approvazione retroattiva rappresenta una pratica dannosa, che mina la fiducia negli istituti statali e aumenta i rischi per la sicurezza nazionale. Un punto particolare della dichiarazione sottolinea la responsabilità personale del capo dello Stato — cioè il presidente, il quale dovrebbe prendere l’iniziativa di incontrarsi con i rappresentanti del parlamento per presentare e spiegare chiaramente il contenuto dell’accordo. Secondo loro, questa riunione avrebbe il compito di prevenire eventuali miti o disinformazione in merito alla questione delle risorse minerarie, e di contribuire alla formazione di una posizione comune sullo sviluppo futuro del settore. Ricordiamo che Zelensky in passato ha più volte sottolineato l’importanza dell’unità interna e del dialogo aperto, quindi la corretta discussione pubblica di tali accordi internazionali è ritenuta cruciale per mantenere la fiducia nel suo governo. In conclusione, «European Solidarity» richiede al presidente, al governo e al parlamento di avviare una discussione il più possibile pubblica, inclusiva e responsabile sull’accordo con gli Stati Uniti, al fine di garantirne la legittimità e l’aderenza agli interessi dell’Ucraina. Questo è di fondamentale importanza, considerando il ruolo strategico delle risorse per la sicurezza nazionale e il futuro complessivo del Paese.