Secondo i risultati delle indagini dei giornalisti nell’ambito del progetto hromadske, è stato rivelato che il suocero di un alto funzionario del SBU, vice capo del dipartimento cyber della sicurezza ucraina e colonnello Ivan Kalabashkin, ha effettuato una ridisposizione di immobili a Sebastopoli, nel Crimea occupata, conformemente alla legislazione russa

Chas Pravdy - 30 Aprile 2025 14:31

Questo solleva nuove domande riguardo alle fonti di reddito e alla trasparenza finanziaria della famiglia di uno dei funzionari dei servizi speciali in un contesto di non riconosciuta annessione della penisola, che rimane oggetto di accesi dibattiti nella società e tra i politici. Secondo i dati del registro immobiliare ucraino, i beni del suocero del colonnello del SBU, Volodymyr Protyvenskyi, si trovano in Crimea e consistono in tre locali non residenziali presso strutture ricreative, situate in una popolare zona turistica di Koktebel. Questi locali sono stati costruiti ancora negli anni 2000 e, secondo le stime degli esperti, il loro valore complessivo potrebbe raggiungere circa 180.000 dollari USA. L’aspetto principale dell’indagine è stato chiarire che gli oggetti registrati nei documenti in Crimea sono di proprietà di Volodymyr Protyvenskyi con numeri catastali russi, il che indica che sono stati ridisposti secondo la normativa del paese aggressore. I giornalisti hanno ottenuto e visionato il certificato di registrazione dei diritti di proprietà relativo al 2015, che conferma il fatto che lui fosse ufficialmente proprietario degli immobili in Crimea proprio in quel periodo. La peculiarità è che i documenti riportano il nome di Volodymyr Protyvenskyi, il che significa che è diventato ufficialmente proprietario degli immobili in Crimea durante un momento in cui la legislazione ucraina vieta qualsiasi operazione immobiliare nella penisola senza regolarizzazione, la quale in questo caso non era stata effettuata. Ciò mette in discussione la legalità di tale ridisposizione e solleva dubbi sulle possibili motivazioni e finalità. Secondo fonti, è stato inoltre stabilito che la famiglia del colonnello del SBU possiede un patrimonio immobiliare valutato quasi a due milioni di dollari USA. Questo aumenta l’interesse ad approfondire la situazione finanziaria della famiglia dell’alto funzionario, specialmente considerando la sua posizione e la natura delle sue attività. Contemporaneamente, Volodymyr Protyvenskyi ha rifiutato di commentare le proprie azioni e le ragioni della ridisposizione degli immobili in Crimea a hromadske, il che accresce ulteriormente l’interesse per un approfondimento e per chiarire le circostanze di questa vicenda. Di conseguenza, questo caso solleva molte domande e dubbi sulla trasparenza delle proprietà e delle operazioni finanziarie della famiglia dell’alto funzionario, estremamente rilevanti nel contesto degli sforzi mirati del governo ucraino di contrastare il riciclaggio di attività acquisite illegalmente in Crimea, che rimane sotto occupazione illegale. In un momento di tensione nel paese e di intenso dialogo internazionale riguardo alle misure sanzionatorie e alla lotta alla corruzione, casi come questo suscitano un particolare interesse pubblico e richiedono ulteriori indagini da parte delle forze dell’ordine.

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