Nell’ambito del fronte informativo ucraino nella lotta contro l’aggressione russa e la collaborazione, il progetto civico “Voglio tra i miei” sta prendendo sempre più slancio

Esso è mirato a individuare e stabilire contatti con i traditori che collaborano con le strutture di occupazione o che hanno intenzione di fuggire in Russia. Secondo i dati dell'Ufficio principale delle Intelligence dell'Ucraina, attualmente sul sito di questa iniziativa statale sono stati pubblicati oltre 300 profili di traditori ucraini che sono alla ricerca di opportunità per espatriare verso il paese aggressore in cambio del ritorno di cittadini ucraini dalla prigionia russa. Secondo le nostre fonti, la situazione con i collaboratori è diventata più tesa. È stato scoperto, infatti, che le strutture di potere russe hanno già ottenuto informazioni sul desiderio di oltre trecento ucraini, che collaborano con gli occupanti o sono loro intermediari, di partire per la RF in uno scambio. In conformità con le dichiarazioni ufficiali, Mosca ignora le richieste di rimpatrio dei propri ex agenti e traditori. I servizi speciali russi e le risorse di propaganda riconoscono che attualmente gli traditori ucraini sono più utili come strumenti di propaganda interna piuttosto che come potenziali complici per uno scambio o per ulteriori usi. Contestualmente, Putin e il suo team hanno una posizione chiara: non intendono far tornare i collaboratori e traditori dall'Ucraina alla Russia, concentrandosi invece sul loro impiego in campagne di propaganda e sulla creazione di storie false per screditare l'Ucraina. Tuttavia, il progetto "Voglio tra i miei" ha già prodotto i primi risultati. In particolare, si sa che uno dei collaboratori ha già approfittato dell'opportunità di partire per la Russia, ma proprio per questo ha dovuto accettare di essere scambiato con cittadini ucraini catturati dai russi. Ciò è un chiaro segnale: Mosca non solo riceve informazioni sul numero di desiderosi di partire, ma sfrutta questa situazione per giochi politici e di propaganda. Inoltre, secondo i dati dell'Ufficio principale delle intelligence, cinque collaboratori coinvolti nel progetto hanno già cessato di cooperare e sono passati dalla parte dei difensori ucraini. Un ruolo importante nel riconoscimento dei traditori è svolto dalla società civile: così, dai dati raccolti, 35 potenziali collaboratori sono attualmente in fase di verifica sulla base di segnalazioni e dichiarazioni di cittadini attenti e consapevoli. Ciò testimonia un'accelerazione delle attività di progetto della società e un aumento della lotta informativa contro le reti di agenti nemici. È inoltre da sottolineare che 20 cittadini ucraini, desiderosi di vivere in Russia e non intenzionati a rimanere in Ucraina, hanno presentato richieste tramite il modulo online sul sito "Voglio tra i miei". Queste segnalazioni sono attualmente in corso di elaborazione da parte delle strutture competenti, tra cui il Segretariato del Difensore dei Diritti dell'Ucraina presso la Verkhovna Rada. In generale, la situazione dimostra che la società e le autorità ucraine combattono sempre più attivamente fenomeni di tradimento e collaborazione, utilizzando sia meccanismi statali che civici. Il progetto "Voglio tra i miei" è diventato uno degli strumenti principali in questa lotta, contribuendo a smascherare i traditori, a prevenire le loro attività, e a informare sulle dimensioni della cosiddetta "rete" di traditori che cooperano con l'aggressore. Il sostegno dei cittadini e il monitoraggio dei potenziali traditori permettono al Ministero della Difesa, ai servizi di intelligence e alle organizzazioni per i diritti umani di contrastare più efficacemente le attività di agentura russa e di difendere la sovranità del nostro paese.