Il Regno Unito ha effettuato per la prima volta negli ultimi anni una joint military operazione con gli Stati Uniti contro le postazioni degli Houthi in Yemen, segnando una nuova fase negli sforzi internazionali per stabilizzare la situazione in questa regione complessa
La decisione è stata presa nel contesto di intensificare i raid in risposta agli ultimi attacchi dei combattenti Houthi sui traffici marittimi internazionali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden – rotte chiave del commercio globale e acque strategiche. Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa britannico, questi raid sono stati condotti martedì e rappresentano il primo esempio di operazione militare congiunta aperta tra il Regno Unito e gli Stati Uniti in questa regione dalla rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Questa decisione sottolinea il crescente allarme della comunità internazionale circa le azioni aggressive degli Houthi, che sono da tempo una delle principali cause di destabilizzazione in Yemen e dei rischi per la navigazione internazionale. Secondo le fonti ufficiali, i bombardamenti sono stati diretti contro obiettivi individuati dagli investigatori e dalle intelligence dopo un’analisi di dati di intelligence che ha richiesto diversi giorni. Si tratta principalmente di edifici e infrastrutture che gli Houthi utilizzano per la produzione di veicoli aerei senza pilota (drone) e altri mezzi volanti impiegati negli attacchi contro navi commerciali e militari. Il Ministero della Difesa britannico ha evidenziato che questi bersagli sono stati scelti sulla base di un’accurata analisi volta a minimizzare eventuali impatti negativi sulla popolazione civile e sull’ambiente. Le misure adottate sono state mirate alla distruzione di infrastrutture strategiche, con l’obiettivo di ridurre la frequenza e l’entità degli attacchi degli Houthi, nonché di rafforzare il regime di sicurezza marittima internazionale nel Mar Rosso e intorno al Golfo di Aden. Questa mossa di coordinamento con le strategie militari statunitensi avviene sul contesto di un conflitto in Yemen sempre più acuto, dove i gruppi locali cercano di approfittare dei processi destabilizzanti in corso da diversi anni. È importante sottolineare che questi attacchi mirano non solo a incrementare la sicurezza delle navigazioni, ma anche a mostrare alla comunità internazionale la volontà di combattere le imitazioni terroristiche e i movimenti separatisti sostenuti dagli Houthi. Le analisi degli esperti indicano che questa iniziativa rappresenta un segnale forte per gli attori regionali e globali: dimostra che il Regno Unito e gli Stati Uniti sono pronti a collaborare nello sviluppo di risposte efficaci, al di là di eventuali limiti o ritardi precedenti. La decisione evidenzia l’importanza di rafforzare la sicurezza internazionale e di aumentare la resilienza delle rotte marittime, fondamentali per il commercio mondiale e i processi economici in corso. Tuttavia, nonostante il supporto ufficiale a queste operazioni, rimangono numerose questioni sulla loro efficacia a lungo termine e sui potenziali effetti sulla situazione umanitaria in Yemen, dove la guerra prosegue da oltre otto anni. È necessario un approfondimento politico per risolvere il conflitto, che potrebbe rappresentare il fine ultimo degli sforzi internazionali, avvalendosi di strumenti militari e diplomatici per raggiungere la stabilità nella regione.