Ecco la traduzione in italiano del testo fornito:

Chas Pravdy - 30 Aprile 2025 16:31

A Dnipro, un ufficiale di polizia è finito sotto indagine per aver tentato di organizzare un sistema corrupto che avrebbe potuto permettere di evitare la chiamata alle armi in cambio di denaro. Secondo quanto riportato dal Bureau Nazionale di Investigazioni (Бюро розслідувань), questo agente nel febbraio 2025 ha agito come intermediario e, dietro ricompensa finanziaria di 1.500 dollari, si sarebbe impegnato a “eliminare” dal database delle persone ricercate un uomo che al quel momento si nascondeva dalle misure di mobilitazione. Una fonte del Бюро розслідувань ha riferito che l’ufficiale di polizia cercava di trovare potenziali “clienti” tramite i suoi conoscenti, per non attirare troppa attenzione e evitare sospetti. Per farlo, ha coinvolto un imprenditore locale a cui chiedeva insistentemente aiuto nella ricerca di persone che cercavano di sfuggire alla mobilitazione e che sarebbero state disposte a pagare per “risolvere la questione”. Contemporaneamente, per motivi di copertura e per evitare di essere scoperto, il poliziotto minacciava di esercitare pressioni amministrative sui suoi interlocutori in caso di rifiuto a collaborare. Secondo le indagini, proprio nel febbraio 2025, l’intermediario — un imprenditore locale — ha trovato tra i suoi conoscenti un uomo ricercato dal Centro di reclutamento e supporto sociale territoriale (ТЦК). L’agente di polizia ha assicurato al cliente che, dietro un pagamento di 1.500 dollari, avrebbe potuto “eliminarlo” dal database delle persone ricercate, consentendogli di evitare la mobilitazione. Dopo aver concordato tutti i dettagli e aver ricevuto l’intera somma, gli investigatori del Бюро розслідувань, in collaborazione con i servizi di sicurezza interna della Polizia Nazionale, hanno arrestato il criminale. Attualmente, al poliziotto arrêtato viene contestato il reato di aver ricevuto benefici indebiti usando il suo ruolo ufficiale e di aver esercitato influenza nelle decisioni di funzionari pubblici, in conformità agli articoli 368 e 369-2 del Codice Penale dell’Ucraina. In caso di condanna, il tribunale può infliggere una pena fino a cinque anni di reclusione. Questo non è il primo caso di abuso di potere e corruzione nel settore della mobilitazione. Alcuni giorni prima, il 29 aprile, i funzionari del Бюро розслідувань avevano accusato uno dei funzionari dei centri di reclutamento territoriali della regione di Odessa. Questi, in cambio di denaro, inseriva dati falsi nel registro elettronico “Oberig”, consentendo a chi desiderava evitare il servizio militare di farlo con documenti falsificati. Questi casi evidenziano ancora una volta la necessità di rafforzare il controllo sulla legalità e di contrastare i sistemi corruttivi nei settori che riguardano direttamente la difesa e la mobilitazione della popolazione ucraina. Le autorità e le forze dell’ordine assicurano la ferma volontà di combattere ogni forma di abuso e di aumentare il livello di fiducia nel sistema di sicurezza interna e nel sistema giudiziario. Tuttavia, la situazione delle manifestazioni di corruzione rimane uno dei problemi più gravi in questo settore.

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