Negli Stati Uniti d’America sono iniziate serious operazioni investigative nei confronti di possibili violazioni della legge elettorale da parte di cittadini ucraini

Chas Pravdy - 29 Aprile 2025 21:30

Secondo fonti, le autorità statunitensi hanno arrestato due cittadini ucraini sospettati di aver illegalmente votato alle elezioni presidenziali del 2024. Questa notizia è stata diffusa dalla Segretaria alla Sicurezza Interna degli USA, Kristi Noem, sul suo account ufficiale sulla rete sociale X, sottolineando che queste azioni sono state coordinate con un organismo chiamato DOGE — una struttura collegata a Elon Musk e responsabile dell’ottimizzazione del funzionamento delle strutture statali. Secondo la funzionaria, l’arresto dei cittadini ucraini è avvenuto nell’ambito di una vasta operazione volta a combattere le violazioni della legge elettorale, anche attraverso la collaborazione con diversi ministeri e organizzazioni che monitorano l’osservanza delle regole durante il voto. Inoltre, ha evidenziato: «Durante la presidenza di Donald Trump, se violate le nostre leggi venendo negli USA, sarete ritenuti responsabili delle vostre azioni». Attualmente, le informazioni dettagliate sui cittadini ucraini arrestati, i loro dati personali o le accuse di cui sono oggetto rimangono riservate al pubblico. Abbiamo contattato il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina chiedendo un commento ufficiale su questa situazione. Al momento, i rappresentanti del ministero preferiscono non rilasciare dichiarazioni pubbliche, conducendo un’indagine interna e chiarendo tutte le circostanze dell’incidente. La legislazione statunitense regola in modo molto rigoroso le procedure di voto per gli stranieri. Secondo gli esperti, solo quei cittadini ucraini che al momento delle elezioni abbiano compiuto 18 anni e siano stati regolarmente registrati presso le autorità elettorali dello stato in cui risiedono hanno il diritto di votare. Tuttavia, nei circoli politici e tra gli analisti esistono timori riguardo a potenziali violazioni, in particolare sulla partecipazione di migranti irregolari al voto. In passato, l’amministrazione di Donald Trump ha ripetutamente accusato che alle elezioni negli USA votano anche cittadini stranieri, tra cui ucraini e altri migranti. Sono state adottate misure per aumentare i controlli, come l’introduzione di verifiche aggiuntive e monitoraggi, che hanno generato tensioni tra le forze politiche e l’opinione pubblica. Solo lo scorso mese, l’ex presidente Trump ha confermato informazioni riguardo a discussioni su possibili scenari di prolungata presenza di ucraini negli USA in caso di guerra, creando così un altro momento di tensione nel dibattito interno. Complessivamente, questa notizia solleva molte domande sul funzionamento del sistema elettorale negli USA e mette in discussione la sicurezza e la fiducia nel processo di voto, soprattutto tenendo conto di fattori internazionali e di gli intrighi politici interni. Finché i diplomatici ucraini e le autorità competenti chiariranno tutte le circostanze, l’opinione pubblica segue con interesse gli sviluppi in un contesto di cooperazione internazionale e di tutela dei diritti civili.

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