Il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina ha svelato e arrestato una residente di Mykolaivka, che ha collaborato apertamente con i servizi segreti russi e spiato i difensori ucraini nel sud del paese

Chas Pravdy - 29 Aprile 2025 10:33

Gli operativi della controspionaggio del SBU hanno comunicato che una donna, 57 anni, dipendente di uno dei dipartimenti del consiglio comunale di Pervomaysk, raccoglieva sistematicamente informazioni segrete sulla disposizione delle forze armate ucraine nella regione. Questa attività di tradimento avveniva nel momento in cui i difensori ucraini combattevano per la propria terra e sicurezza — per questo motivo gli eventi intorno allo smascheramento sono diventati particolarmente preoccupanti per la sicurezza delle comunità locali. Come riferito dal centro stampa del SBU, l’arresto è avvenuto direttamente durante una riunione di lavoro, quando la sospettata si trovava insieme alla dirigenza e ai colleghi. Ciò testimonia della sua fiducia nei confronti dell’ambiente circostante e del grado di collegamento con il nemico. Secondo le indagini in corso, la donna svolgeva attività di ricognizione speciale — cercava di individuare nuove posizioni delle unità avanzate delle Forze Armate dell’Ucraina, che, già dopo l’inizio dell’offensiva su larga scala della Russia, si spostavano da punti di base noti verso località più sicure e meno vulnerabili. Inoltre, prendeva nota dei percorsi di movimento dei veicoli militari, registrava i nomi e il numero dei mezzi tecnici che si dirigevano verso il fronte. Particolarmente pericolosi erano i dati raccolti, che la sospettata trasmetteva in un chatbot spionistico gestito da un blogger filo-russo, Sergey Lebedev, noto con lo pseudonimo di «Lohmatyi». Secondo fonti ufficiali, questo bot opera temporaneamente occupato a Donetsk e rappresenta un canale di comunicazione per collaborare con il nemico. Successivamente, le informazioni raccolte venivano inoltrate agli agenti dei servizi segreti russi — FSB e intelligence militare del paese aggressore, che le usavano per preparare nuove operazioni di sabotaggio e per la propaganda informativa contro il nostro stato. Durante le perquisizioni autorizzate, sono state sequestrate dalla sospettata le apparecchiature mobili, i computer portatili e altri dispositivi che fungevano da strumenti di attività illecita e portavano tracce del lavoro al servizio del nemico. Attualmente, la donna si trova in custodia e la sua attività è qualificata secondo gli articoli che prevedono sanzioni per tradimento di stato e spionaggio. Secondo la legislazione ucraina, per tali reati sono previsti fino a 15 anni di carcere o anche l’ergastolo con confisca dei beni. Questa storia è una ulteriore conferma di quanto sia seria e vasta la lotta dei servizi segreti ucraini contro i traditori interni, che dichiarano con forza la loro lealtà ma in realtà operano per il nemico e rappresentano una minaccia per la sicurezza dello stato. In questo momento, le autorità ucraine invitano i cittadini a rimanere vigili e a segnalare comportamenti sospetti che possano compromettere le difese e la sicurezza del paese.

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