Il DBR smaschera un vasta rete di corruzione nelle strutture militari: un funzionario del TCC (Centro di Ricostituzione Territoriale) ha falsificato dati nel sistema “Oberig” per evitare la mobilitazione a pagamento

Chas Pravdy - 29 Aprile 2025 11:27

Il Dipartimento di indagine statale informa di aver scoperto e documentato azioni criminali avvenute presso il TCC (Centri Territoriali di Compilazione e Supporto Sociale) della regione di Odessa. Si tratta di un dipendente del TCC del distretto Podilsky, che sistematicamente e a pagamento falsificava le informazioni nel sistema automatizzato di registrazione dei chiamati alle armi "Oberig". Questo rappresenta un ulteriore esempio di vasta corruzione nel settore della registrazione militare, con potenziali gravi conseguenze per la sicurezza e la capacità di difesa del paese. Secondo le fonti ufficiali, le forze dell’ordine hanno emesso sospetti nei confronti di un funzionario che dall’inizio del 2024 ha svolto attività illecite sfruttando il proprio ruolo ufficiale. In particolare, l’uomo alterava i dati nel sistema "Oberig", modificando le informazioni riguardanti la ricerca e le registrazioni militari di alcune persone. Queste manipolazioni permettevano a individui, tra cui anche coloro già ricercati o in conflitto con i commissariati militari, di partire all’estero senza ostacoli o di sfuggire alla mobilitazione. È stato scoperto che il criminale ha già aiutato almeno 12 persone a ottenere "servizi" sotto copertura parentale, alcune delle quali sono già riuscite a lasciare il territorio ucraino. Per il suo "lavoro" riceveva somme considerevoli – fino a tremila dollari da ciascuna vittima. Un altro elemento della frode era uno schema concordato, che operava dietro pagamento e facilitava modifiche illecite ai dati nel registro, consentendo di evitare responsabilità penali e creando le basi per falsificazioni. Attualmente le indagini stanno chiarendo tutte le circostanze del caso, con l’obiettivo di identificare tutti i complici e le persone che hanno usufruito dei servizi del corrotto. Fra le questioni che meritano attenzione vi sono anche quelle relative a eventuali altri funzionari coinvolti a diversi livelli delle strutture dei commissariati militari. È in corso un’attiva ricerca, si decide sul provvedimento cautelare per il fermato e sulla sua sospensione dalle funzioni, si legge nel comunicato del DBR. Questo vasto schema può essere qualificato come una delle più grandi truffe di corruzione nel sistema di mobilitazione degli ultimi anni. Le indagini continuano, le forze dell’ordine invitano la cittadinanza e i rappresentanti militari a essere particolarmente vigili nei confronti di eventuali abusi e schemi corruttivi, poiché il loro obiettivo non è solo il profitto illecito, ma anche compromettere la fiducia nel sistema di difesa del paese.

Source