A Kharkiv e a Lugansk sono stati smantellati un vasto schema criminale di furto di fondi statali per milioni di hryvnia, legato all’acquisto di legna da ardere per le forze armate ucraine

Chas Pravdy - 29 Aprile 2025 15:30

Le forze dell'ordine hanno notificato le sospette a otto uomini che, secondo le prove raccolte, nel corso di alcuni anni, avevano illecitamente sottratto oltre 90 milioni di hryvnia dal budget sotto il pretesto di acquisti per le Forze armate dell'Ucraina. Tra i sospettati ci sono i dirigenti delle strutture chiave a Kharkiv e Lugansk. In particolare, si tratta del comandante dell'amministrazione delle proprietà e delle esercitazioni di Kharkiv e del suo collega di Lugansk, oltre ad altri funzionari di questi reparti e rappresentanti di imprese private coinvolte in schemi illeciti. Secondo le indagini, i criminali, previa accordi, stipulavano contratti diretti per l'acquisto di legna da ardere destinata alle unità avanzate delle Forze armate ucraine, ma tutto ciò avveniva a prezzi molto gonfiati. Per nascondere le proprie attività, i malviventi acquistavano legname combustibile da altre imprese a prezzi inferiori a quelli di mercato, e poi rivendevano la merce ai funzionari statali con un grosso ricarico. Come risultato, secondo i dati dell'Ufficio per la Sicurezza Economica, tali schemi hanno portato a un furto di quasi 90 milioni di hryvnia di fondi statali. Periti giudiziari ed economisti hanno confermato i danni arrecati allo Stato, e hanno scoperto che una parte dei soldi illegalmente ottenuti è stata spesa dai partecipanti all'organizzazione criminale in proprietà immobiliari e automobili. Gli indagati hanno acquistato con questi soldi immobili e veicoli per oltre 40 milioni di hryvnia. In particolare, nel loro patrimonio ci sono 13 automobili, di cui due sono le rarità ucraine "GAZ-14 Chaika" e "GAZ-3102", di valore storico e da collezione, oltre a 18 appartamenti a Kiev, Leopoli, Kharkiv e Ivano-Frankivsk. Inoltre, le indagini hanno rilevato il possesso di 42 posti auto nelle grandi città e di locali non residenziali a Kharkiv con una superficie totale superiore a 300 metri quadrati, oltre a un terreno di 1,5 ettari a Kharkiv. Al fine di risarcire i danni allo Stato, sono stati sequestrati gli assets degli indagati per un importo superiore a 36 milioni di hryvnia. Ciò comporta la confisca di beni che possono essere utilizzati come compensazione dei danni arrecati. Attualmente, le indagini continuano, è in corso un'indagine preliminare, e si sta decidendo sul trattamento cautelare per i sospettati. Le attività procedurali nell'ambito delle indagini proseguono, e le forze dell'ordine assicurano che individueranno anche altri partecipanti allo schema criminale. L'apertura di questo caso dimostra ancora una volta l'entità dei rischi di corruzione e la necessità di rafforzare il controllo sugli acquisti statali e sui flussi finanziari nel settore militare.

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