Secondo fonti autorevoli, la situazione intorno al conflitto tra Ucraina e Russia sta intensificandosi nel contesto delle intenzioni politiche degli strateghi di Berlino e Washington

Chas Pravdy - 28 Aprile 2025 21:27

Alti funzionari europei e ucraini esprimono preoccupazione che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, possa sfruttare la situazione per giustificare il suo abbandono del processo di negoziazione di pace. Secondo le indagini giornalistiche rese pubbliche dal quotidiano "Financial Times" e riprese da "Europa Libera", ci sono timori che Trump, nel tentativo di mantenere la propria efficacia politica, possa utilizzare anche il minimo progresso nei negoziati come pretesto per fermare il processo diplomatico. Quattro fonti anonime appartenenti a ambienti diplomatici o a una gerarchia più vicina all’amministrazione statunitense riferiscono che a Washington si sta considerando la possibilità di uscire dal formato degli accordi di pace, per non diventare ostaggio di negoziati prolungati e di una retorica negativa, già crescente in vista del 100º anniversario della seconda presidenza Trump. Una fonte di alto livello in Europa ha osservato che Trump sta creando attualmente una situazione in cui potrà giustificare il proprio abbandono del dialogo tra Russia e Ucraina, facendo appello a presunti progressi ancora non raggiunti o alla mancanza di sforzi concreti da entrambe le parti. Un fattore importante è il rifiuto di Kremlino di fare compromessi, in particolare riguardo al mantenimento delle capacità militari delle forze armate ucraine dopo la fine della fase attiva della guerra e altri aspetti chiave, il che ha portato a una rivalutazione della posizione di Trump circa potenziali accordi. I collaboratori di "Financial Times" evidenziano che l’attuale iniziativa diplomatica dell’amministrazione statunitense, spesso interpretata come un tentativo di inserirsi nelle scadenze temporali della politica di dialogo, è di breve durata e molto probabilmente non avrà una realizzazione stabile. Inoltre, circolano tra gli ambienti europei discussioni circa la possibilità che la Russia possa acconsentire al piano americano, ma si ritiene che al momento non siano garantiti né ci siano meccanismi solidi per la sua attuazione. Parallelamente, le autorità ucraine esprimono diffidenza, temendo che gli USA possano ridurre o cessare completamente la diplomazia attiva in questo settore, poiché Kiev si concentra sempre più sulle risorse interne e nel frattempo intensifica la ricerca di ulteriore aiuto militare tra gli alleati europei. Un segnale rilevante è stato il recente commento del segretario di Stato USA, Marco Rubio, che ha sottolineato che la prossima settimana sarà determinante per le decisioni di Washington riguardo ai prossimi passi nelle dinamiche geopolitiche attorno a Ucraina e Russia. Di fronte a questi sviluppi, Donald Trump ha recentemente iniziato a criticare duramente i raid missilistici russi nelle città ucraine e ha espresso dubbi sulla volontà del Cremlino di porre fine alla guerra ostile, minacciando Mosca con nuove sanzioni. Questi segnali aumentano la tensione nel processo diplomatico e rafforzano le preoccupazioni di Kiev e dei paesi europei circa le prospettive di accordi di pace nelle attuali circostanze.

Source