Il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina invita la comunità internazionale ad intensificare gli sforzi per rafforzare le sanzioni contro la Federazione Russa e la Corea del Nord, in relazione alle ultime notizie riguardanti l’immediata partecipazione di militari nordcoreani alla guerra contro l’Ucraina

Chas Pravdy - 28 Aprile 2025 19:33

Questa decisione è stata presa in risposta al riconoscimento ufficiale del coinvolgimento diretto delle truppe nordcoreane nelle operazioni militari sul territorio ucraino, fatto che ha suscitato grande scalpore tra le cerchie internazionali. Secondo il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, Georgiy Tkyh, questa notizia non può essere ignorata, poiché in passato entrambi i regimi autoritari – a Mosca e a Pyongyang – hanno negato ogni coinvolgimento nel conflitto, cercando di ridurre l’ampiezza e la gravità del proprio intervento. «Il riconoscimento della partecipazione delle truppe nordcoreane ai combattimenti contro l’Ucraina rappresenta un fatto molto emblematico e un segnale chiaro. Ciò dimostra che i regimi di Putin e Kim Jong Un non sono affidabili. Le loro parole e promesse non hanno peso, poiché cercano di celare la realtà e i loro reali intenti», ha sottolineato il diplomatico. Tkyh ha anche evidenziato che l’approfondimento significativo della cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord crea una minaccia non solo per l’Ucraina, ma anche per l’intera Europa, oltre che per la regione indo-pacifica e tutta la penisola coreana. A suo avviso, da circa un anno, dalla recente intensificazione dell’uso di missile balistici nordcoreani da parte della Russia, la situazione è deteriorata notevolmente: inizialmente si trattava di missili poco precisi, ma ora sono stati migliorati e sono diventati più efficaci, sfruttando l’esperienza maturata durante i combattimenti in Ucraina. «Russia e Corea del Nord mostrano chiaramente la loro volontà di potenziare le capacità militari, e questa situazione rappresenta un rischio per tutta la regione. L’Ucraina invita la comunità internazionale ad agire più energicamente — applicando gli strumenti di pressione esistenti e intensificando le sanzioni — affinché questi regimi non possano accedere alle tecnologie e risorse occidentali, il che permetterebbe loro di utilizzare le proprie forze militari nel modo più efficace possibile», ha affermato il rappresentante del Ministero degli Esteri ucraino. Ricordiamo che nelle recenti comunicazioni è stato riferito che il leader nordcoreano Kim Jong Un avrebbe confermato l’invio di truppe in Russia per partecipare alla guerra contro l’Ucraina, sostenendo che ciò risponde agli accordi nel quadro di una partnership strategica bilaterale tra i due paesi. Per confermare queste affermazioni, successivamente sono arrivate dichiarazioni dal Cremlino riguardo alla partecipazione di militari nordcoreani, e il presidente russo Vladimir Putin ha espresso «gratitudine» a Kim Jong Un per questo sostegno, provocando una vasta eco internazionale. Mentre la reazione dell’Occidente resta principalmente preoccupata e invita a un controllo più severo, nell’Unione Europea questa mossa è stata qualificata come un «gesto disperato della Russia». Nei circoli diplomatici si osserva che tali azioni delle forze dell’ordine del Cremlino segnalano una crescente isolazione di Mosca e i tentativi di rafforzare la propria posizione militare su scala globale attraverso la collaborazione con il regime isolato di Pyongyang. La comunità internazionale esorta a non restare inattiva di fronte a questa situazione critica e a fare tutto il possibile per contrastare ulteriori escalation del conflitto e la diffusione di tecnologie militari che potrebbero rafforzare nuovamente la loro potenza distruttiva. Dal modo in cui si agirà oggi dipenderanno non solo la sicurezza dell’Ucraina, ma anche la stabilità dell’intera regione e del mondo.

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