Al momento, altri quattro bambini provenienti dalla regione di Kherson sono tornati in Ucraina: tra loro c’è un ragazzo condotto con la forza dai occupanti russi nell’esercito russo

Mentre le truppe russe continuano a distruggere consapevolmente le città ucraine, in particolare acqua, energia e infrastrutture della regione di Kherson, i servizi ucraini lavorano 24 ore su 24 per salvare vite umane e ripristinare la giustizia per coloro che il nemico cerca di portare via o eliminare. Solo recentemente, è stato possibile evacuare altri quattro bambini dalle aree temporaneamente occupate della regione. Questo è un ulteriore esempio di come la Russia utilizzi una tattica sistematica di rapimenti e stupri contro l’identità nazionale ucraina, oltre a tentativi di divisione e destabilizzazione della società ucraina. Secondo i dati ufficiali diffusi dal capo dell’amministrazione militare della regione di Kherson, Oleksandr Prokudin, attraverso il suo canale Telegram, sono stati salvati tre ragazzi e una ragazza di età compresa tra 10 e 17 anni. Tutti sono attualmente in condizioni di sicurezza, in territori sotto il controllo dell’Ucraina, dove ricevono assistenza medica, supporto psicologico e servizi di riabilitazione. Particolarmente toccante è la sorte di uno dei ragazzi salvati. Con la forza e inganno, è stato portato al commissariato militare degli occupanti. Lì, i suoi dati sono stati inseriti nel database dei coscritti russi, e i pianificatori hanno progettato una carriera militare per sé stessi e il suo ritorno nell’esercito russo. Questo rappresenta un’ulteriore testimonianza della politica crudele degli occupanti russi nei confronti degli adolescenti nelle zone occupate, che operano costantemente nel quadro di mobilitazione e propaganda. Dall’inizio del 2023, 39 bambini sono tornati a casa dalle aree temporaneamente occupate di Kherson, avendo evitato la schiavitù russa, il furto e la leva forzata. Questo è un passo importante nel processo di ripristino della pace e della giustizia sociale, oltre a confermare la determinazione delle autorità ucraine nel combattere per il ritorno dei loro cittadini. In totale, alcune settimane fa, il 26 aprile, i servizi ucraini sono riusciti a liberare altri 12 bambini dall’occupazione russa. Sono tornati a casa e ricevevano assistenza e supporto. Prima di questo, il 24 aprile, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha consegnato al leader della Repubblica del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, una lista di oltre 400 bambini ucraini rapiti dai russi nelle zone temporaneamente occupate. Questa iniziativa fa parte di una più ampia campagna diplomatica volta a richiamare l’attenzione internazionale sulla vasta portata dei crimini degli occupanti russi e a fare pressione su Mosca al fine di restituire i cittadini ucraini rapiti. Ad oggi, l’Ucraina insiste sul pieno sostegno della comunità internazionale nel processo di ritorno dei propri bambini e lavora attivamente per individuare e liberare i cittadini ucraini rapiti e deportati. Questi sforzi rappresentano parte di una strategia di ripristino dell’integrità territoriale e, soprattutto, del ritorno degli ucraini a casa, dove li aspetteranno amore, supporto e giustizia.