Le forze senza pilota russe hanno ancora una volta attaccato spietatamente la regione di Dnipropetrovsk, causando un tragico incendio e una tragedia umana in una delle comunità della regione

Secondo fonti ufficiali, quella sera di domenica, un drone nemico ha colpito una casa privata nella comunità di Novopavlivka, nel distretto di Synelnykove, nel sud-ovest della regione. Come ha riferito il capo dell'Amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Serhij Lysak, nel suo canale Telegram, l'attacco è avvenuto in serata e le conseguenze sono state completamente devastanti. L'esplosione ha incendiato la casa, e all'interno si trovava un uomo di 34 anni. Il ferito è stato immediatamente portato nell'ospedale più vicino, dove gli è stata fornita l'assistenza medica necessaria. Tuttavia, le ferite erano troppo gravi — l'uomo è deceduto durante il tragitto verso la struttura sanitaria, a causa di ferite gravi e ustioni subite durante l'attacco. Questa tragedia è un ulteriore esempio della cruda realtà della guerra, che quotidianamente toglie vite umane e distrugge le vite dei civili. Serhij Lysak ha sottolineato che gli attacchi sulla regione continuano, e che i droni nemici mostrano un'attività crescente, cercando di arrecare il massimo danno. Inoltre, nel messaggio si fa riferimento a un altro incidente nel distretto di Nikopol, dove una donna di 73 anni è rimasta ferita a causa di un recente bombardamento. Per fortuna, le condizioni della donna sono stabili, ma anche a lei è stato inflitto un grave colpo. Le autorità locali invitano i residenti a essere particolarmente cauti e a seguire tutte le misure di sicurezza, poiché gli attacchi nemici proseguono. Le fonti ufficiali esortano i cittadini a mantenere la calma, sostenersi a vicenda e non perdere la speranza in un rapido e condiviso ritorno alla pace. Questo mette nuovamente in evidenza la crisi umanitaria e di sicurezza che attualmente coinvolge la regione di Dnipropetrovsk, e ribadisce l'importanza di un supporto attivo alle forze di difesa ucraine e alla comunità internazionale per accelerare la fine dell'aggressione.