Nel Cremlino – silenzio e un’atmosfera di solennità: Putin ha ricevuto il rapporto sulla conclusione dell’“operazione di liberazione” di Kursk

Il 26 aprile si è svolto nel Cremlino il momento tanto atteso, che molti hanno osservato con particolare tensione. Secondo le informazioni ottenute da fonti high-level delle autorità russe, il presidente Vladimir Putin ha ricevuto personalmente una relazione riguardo alla conclusione di un’operazione su larga scala nel nord-est dell’Ucraina, in particolare nella regione di Kursk. Secondo la versione ufficiale, l’ultimo punto abitato – Gornjal – è stato “liberato dalle forze militari ucraine”, e questa notizia viene associata alla conclusione della cosiddetta “operazione speciale” della Russia in quella zona. Le fonti riferiscono che durante l’incontro con il comandante delle forze armate russe Valery Gerasimov, il presidente Putin ha ricevuto una relazione che afferma il pieno controllo della situazione nella regione di Kursk. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando questa situazione, ha sottolineato che Gerasimov ha informato il capo dello Stato riguardo alla “fine dell’operazione di liberazione della regione di Kursk dai formations neonaziste ucraine”. La retorica ufficiale del Cremlino lascia aperto il quesito su chi venga considerato “neonazista” in questa territorio. Tuttavia, i media e i circoli analitici continuano attivamente a discutere se davvero le autorità russe stiano cercando di presentare questa operazione come una vittoria completa, cercando di creare un’illusione di successo a livello interno e internazionale. Nel suo breve commento, Putin ha affermato: «La completa sconfitta del nemico al confine di Kursk avvicina la sconfitta del regime neonazista». Questo modo di esprimersi si allinea perfettamente con la retorica ufficiale di Mosca relativa alla “fine dell’operazione speciale” e alla lotta contro il “nazismo” ucraino, utilizzata per giustificare azioni di vasta scala nella regione. L’evolversi della vicenda non lascia indifferenti analisti e fonti provenienti dalle forze armate. Secondo i dati dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine, alla mattina del 26 aprile le forze ucraine controllano una vasta parte del territorio russo, in particolare alcune zone della regione di Kursk, sollevando dubbi sulla versione ufficiale di una “liberazione completa”. I rappresentanti ufficiali ucraini commentano attivamente questi eventi, sottolineando che la situazione è estremamente complessa e che le Forze armate ucraine continuano a controllare alcune aree strategiche, in particolare nelle zone di confine. Ribadiscono inoltre che la propaganda russa continua a creare illusioni di successo, distorcendo la realtà, che si presenta spesso più complessa e imprevedibile. Nel frattempo, gli esperti osservano che tali dichiarazioni dal Cremlino rientrano in una strategia di guerra dell’informazione. Sottolineano che controllare lo spazio info attraverso la diffusione di notizie positive sulla “fine delle operazioni” è un tentativo del Cremlino di modellare un’immagine favorevole sia per l’audience domestica sia per la comunità internazionale. Tuttavia, la situazione reale sul terreno resta complicata e tesa, e l’Ucraina continua le sue azioni, mettendo in discussione le affermazioni del Cremlino sulla “liberazione totale” e sul successo definitivo. In generale, queste notizie mostrano ancora una volta che il conflitto nell’est dell’Ucraina, in particolare nelle zone di frontiera chiave, sta assumendo una complessità crescente, con una guerra informativa condotta con altrettanta intensità delle operazioni militari. continueremo a monitorare gli sviluppi e a informarvi tempestivamente su eventuali nuovi dettagli.