В Polonia si sta considerando la possibilità di rivolgersi all’Unione Europea chiedendo prestiti eccezionali per finanziare elevati costi di difesa

Il governo polacco sta attivamente analizzando la possibilità di presentare domanda alla Commissione Europea per ottenere un'autorizzazione eccezionale ad aumentare l'indebitamento statale all'interno dell'UE. Questa decisione è motivata dal desiderio di mantenere e persino rafforzare i livelli di finanziamento del settore della difesa del paese, soprattutto di fronte all'aumento delle tensioni geopolitiche e alla necessità di modernizzare le forze armate. A comunicarlo è l'agenzia di stampa "European Truth", citando le parole del ministro delle finanze della Polonia, Andrzej Dudański, trasmesse dall'agenzia internazionale Reuters. Secondo Dudański, la prossima settimana l'amministrazione polacca intende ufficialmente rivolgersi alla Commissione Europea chiedendo di consentire al paese di superare gli attuali limiti di impegno riguardanti l'indebitamento statale. Si tratta di creare condizioni per aumentare la spesa militare nel rispetto delle norme esistenti, dando alla Polonia la possibilità di utilizzare al massimo le risorse finanziarie per rafforzare il suo potenziale di difesa. Secondo le disposizioni proposte alla Commissione Europea a marzo di quest'anno, gli Stati membri dell'UE dovrebbero ottenere l'autorizzazione a aumentare temporaneamente le spese a favore della difesa di 1,5% del PIL nei prossimi quattro anni. Questo permetterà agli Stati di spendere fondi aggiuntivi senza l'applicazione automatica di sanzioni o restrizioni, anche nel caso in cui tali spese superino il limite standard di deficit di bilancio del 3% del PIL. L'iniziativa mira a rafforzare la capacità degli Stati europei di affrontare le sfide e le minacce moderne, mantenendo l'equilibrio nei parametri finanziari e di bilancio. Il ministro Dudański ha sottolineato che la Polonia valuta questa possibilità con serietà e prenderà una decisione definitiva entro la fine del mese. Ciò significa che già nei prossimi giorni le strutture governative polacche potrebbero confermare ufficialmente l'intenzione di presentare la relativa domanda. Oltre alla Polonia, interesse per questo tipo di richiesta hanno mostrato anche il Portogallo e alcuni altri paesi, mentre le posizioni di Italia, Francia e Spagna rimangono caute. Ciò indica che le discussioni sull'aumento del budget della difesa nell’ambito dell'UE sono ancora in corso e richiedono il coinvolgimento degli interessi politici ed economici di tutti gli Stati membri della comunità. In questo contesto, va ricordato che l'ultimo vertice sulla difesa dell'Unione Europea ha discusso non solo dell'aumento del potenziale militare del continente, ma anche del coinvolgimento di fondi supplementari a sostegno dell'Ucraina. In particolare, si prevede di reindirizzare una parte dei circa 150 miliardi di euro previsti per il "riarmo dell'Europa" verso il potenziamento delle capacità di difesa e, contemporaneamente, a sostegno della resistenza ucraina. Si attende che la decisione sull'utilizzo eccezionale delle risorse finanziarie per la difesa possa contribuire a sviluppare una politica di difesa europea più attiva e autosufficiente, rafforzando la capacità di reagire rapidamente alle sfide militari contemporanee. Questo rappresenterà senza dubbio un altro passo nel processo di creazione di una comunità di difesa più indipendente e capace, in grado di mantenere stabilità e sicurezza nella regione.